giovedì, Aprile 25, 2024

Naufragio in Calabria, la poltrona di Piantedosi scricchiola: “Se la tragedia si fosse verificata per una debolezza del mio ministero mi assumerò le responsabilità”

”Se la tragedia si fosse verificata per una debolezza del mio ministero mi assumerò le mie responsabilità”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in audizione in Commissione Affari Costituzionali alla Camera sulle linee programmatiche, rispondendo sul naufragio che domenica, nelle acque della Calabria, ha provocato la morte di almeno 67 migranti. ”Vengo quando volete in Aula” ha detto rispondendo a chi gli chiedeva un’informativa sulla tragedia di Cutro. ”Se io adesso dicessi questa è la catena di comando sarebbe come fare un’accusa. C’è un problema di sovrapposizione tra le due funzioni di law enforcement e di search and rescue”. ”Se andiamo a vedere le morti e le tragedie queste sono successe negli anni anche a guida sicurissima del mio ministero – ha aggiunto -. Trovo difficile fare una confronto fra tragedie né mi sogno di attribuirlo alla fermezza di chi mi ha preceduto ma se si guarda quello che avviene da molti anni il bilancio è tragico”. Per il naufragio di Steccato di Cutro nel crotonese “da Frontex non è stato segnalata una situazione di pericolo”, ha affermato il ministro. “L’assetto aereo di Frontex che per primo aveva individuato l’imbarcazione non aveva segnalato una situazione di pericolo o di stress a bordo, indicando la presenza di una persona sopra coperta e di altre sotto coperta e una buona galleggiabilità dell’imbarcazione. Poi le condizioni meteo sono peggiorate diventando particolarmente avverse”.
Redazione
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