domenica, Maggio 5, 2024

Omicidio Piscitelli. Seconda udienza con il videcollegamento dell’imputato Calderon

L’uomo che secondo l’accusa avrebbe ucciso Fabrizio Piscitelli il 7 agosto 2019, non si trova nell’aula bunker di Rebbibia. Raul Esteban Calderon, argentino, 52 anni, il presunto killer, partecipa in video collegamento dal carcere di Larino, in provincia di Campobasso, e ascolta impassibile un’udienza tecnica, tutta dedicata a questioni preliminari, a partire dalla formazione del fascicolo del dibattimento. Ci vorrà ancora tempo per entrare nel vivo.  L’accusa riconosce proprio in Calderon quell’uomo vestito sportivo, impegnato a correre, che in un tardo pomeriggio estivo si ferma dietro una panchina del parco degli acquedotti per colpire alla nuca il capo degli ultrà della Lazio, Fabrizio Piscitelli per tutti Diabolik. Un delitto che è apparso subito come un regolamento di conti all’interno della criminalità organizzata della Capitale. Molti i tasselli che ancora mancano ma intanto è la DDA a contestare a Calderon vari reati, tra cui l’omicidio volontario aggravato dal metodo mafioso. Quello stesso Calderon imputato in un altro processo: secondo gli inquirenti, a settembre del 2020, avrebbe ucciso Shehay Selavdi, a Torvaianica, sulla spiaggia, tra i bagnanti. La vittima aveva precedenti per droga e l’omicidio, per molti aspetti, sembra una fotocopia di quello di Piscitelli.
Redazione
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