sabato, Maggio 11, 2024

Francia, la premier Borne non intende lasciare. Il presidente Macron: “Nessun rimpasto”

La riforma delle pensioni adottata dal Parlamento continua ad infiammare la Francia. Stamane, quel che rimane della notte di rabbia di ieri divampata dopo il voto mancato sulla mozione di sfiducia per la caduta del governo e quindi dell’invalidità del provvedimento che innalza l’età pensionabile da 62 a 64 anni. Montagne di spazzatura rimaste per strada nelle vie di Parigi e i manifestanti e le opposizioni che chiedono a gran voce le dimissioni di Elisabeth Borne. I disordini hanno riguardato diverse città della Francia e soprattutto la capitale, messa a ferro e a fuoco da gruppi di “casseur” organizzati che si sono spostati di quartiere in quartiere creando il panico: da l’avenue de l’Opéra fino al Louvre e dal quartiere Opéra-Saint-Lazare fino alla rue Montmartre, quindi hanno investito la Bastiglia: cassonetti bruciati, molti i danni alle vetrine e all’arredo urbano, panchine distrutte, biciclette e motorini incendiati. Scontri violenti e organizzati anche a Lille, sulla place de la République, a Lione, a Nantes, a Rennes. La polizia fornisce un primo bilancio: sono 287 gli arresti, di cui 234 a Parigi per “danni da incendio”. Il leader della sinistra radicale Jean-Luc Mélenchon ha parlato di “arresti violenti”. 1.200 le manifestazioni non autorizzate organizzate da giovedì scorso, “talvolta violente”, secondo il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin. Operazioni definite “selvagge”: spostamenti veloci e improvvisi, agivano in gruppi di 200-300. “Totale il sostegno” alle forze dell’ordine, in ”94 agenti” sono rimasti feriti, ha aggiunto il ministro che farà loro visita in ospedale.
Redazione
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