Home Roma Cronaca Municipio IV: parte la rimozione di 60 mezzi pesanti abbandonati tra vegetazione

Municipio IV: parte la rimozione di 60 mezzi pesanti abbandonati tra vegetazione

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Vecchi camion, rimorchi, furgoni, Caterpillar arrugginiti, addirittura un mezzo per il trasporto del latte. E poi macchine, motorini e immondizia di vario genere. Tutto in un’area del Comune di Roma tra via Galla Placidia e via Giorgio Cingoli, a due passi da via di Portonaccio nel municipio IV. L’assessora capitolina all’Ambiente e Rifiuti, Sabrina Alfonsi, insieme al minisindaco Massimiliano Umberti e all’assessora municipale Federica Desideri hanno assistito all’inizio della rimozione dei 60 mezzi pesanti, molti dei nascosti tra la vegetazione che col tempo li ha avvolti. L’occupazione abusiva di suolo pubblico dell’area interessata dall’intervento è iniziata una decina di anni fa, quando partì il cantiere per la costruzione di alcune palazzine limitrofe all’area, ad opera di un uomo condannato nel 2018 con sentenza passata in giudicato. La chiusura della vicenda giudiziaria ha permesso agli uffici del Municipio 4 e del dipartimento Rifiuti del Campidoglio, insieme alla Polizia Municipale, di compiere tutti gli atti necessari per arrivare allo smantellamento di questo ‘cimitero di mezzi pesanti’ e restituire ai cittadini l’area che potrà essere fruita come parco. Sotto la lente di ingrandimento del Comune e delle forze dell’ordine anche alcuni insediamenti abusivi. “Questa è un’area comunale utilizzata abusivamente da un cittadino che abbandonava grandi mezzi, anche col rischio di sversamento di liquidi dai mezzi stessi. – ha spiegato Alfonsi – Era un lavoro fermo da più di sei anni dalle prime sentenze. Oggi inizia la rimozione dei primi 30 mezzi e, dopo un’ulteriore pulizia, questa parte di terreno potrà diventare parco, così com’era prima delle grandi costruzioni che ci sono state in zona“. L’operazione complessiva di rimozione dei mezzi “durerà una quindicina di giorni – ha detto il presidente del Municipio IV; Massimiliano Umberti – dopo i primi 30 toglieremo anche gli altri 30. Speriamo di restituire presto ai cittadini il parco che tanto desiderano e di cui quest’area ha particolarmente bisogno“.

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