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Rovigo, la donna uccisa in casa: è stato il figlio di 8 anni per tragico errore

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La donna uccisa in casa ad Ariano Polesine (Rovigo), trovata con un proiettile in testa, è stata colpita accidentalmente dal figlio di otto anni. Secondo gli investigatori il bambino ha utilizzato la pistola del padrone di casa (ma non è ancora chiaro come se la sia procurata): è entrato in casa maneggiando l’arma ed è partito un colpo che ha ferito mortalmente la madre, Rkia Hannaoui. L’autopsia sul corpo della donna, svolta lunedì, ha escluso che il colpo di pistola sia stato esploso a distanza ravvicinata. In una nota, la Procuratrice della repubblica di Rovigo, Manuela Fasolato, ha riferito che l’esame autoptico ha riscontrato un foro d’ingresso nella tempia sinistra, riconducibile a un proiettile calibro 22. Il proiettile è stato poi trovato nella parte destra del cranio. La magistratura ha disposto ulteriori accertamenti di carattere balistico sul calibro e la compatibilità del proiettile con le armi recuperate. Inoltre, ha aperto un fascicolo di indagine contro ignoti per omicidio, dopo che una prima Tac aveva evidenziato la presenza sul capo della donna di un foro compatibile con un colpo di arma da fuoco.

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