sabato, Aprile 27, 2024

Migranti, 3mila sbarchi in 3 giorni in Italia: Oggi il vertice del governo per gli emendamenti al decreto

L’hotspot per gli immigrati a Lampedusa

Quella appena conclusa è stata, per le coste italiane, una Pasqua di soccorsi e di sbarchi. Dal 7 al 10 aprile sono state circa 3mila le persone tratte in salvo nelle operazioni del mar Mediterraneo di fronte alle terre calabresi e siciliane. Trentotto i morti e 18 i dispersi, vittime di due naufragi al largo della Tunisia e di Malta. Oltre 40 i barchini giunti a Lampedusa negli ultimi tre giorni, per un totale di quasi duemila persone strappate dalle acque del mare. A supporto delle operazioni di ricerca e soccorso di queste ultime ore hanno partecipato anche i mezzi aerei di Guardia Costiera e di Frontex, mentre l’hotspot di Lampedusa, dopo lo svuotamento delle scorse settimane, è di nuovo al collasso con 1.800 persone ospitate, quattro volte più della sua capienza massima. Tra loro ci sono anche i ventidue superstiti, tra cui 9 donne, del naufragio avvenuto nella notte tra sabato e domenica in acque Sar maltesi. In difficoltà anche gli stessi trasferimenti in terraferma, con i traghetti di linea che si stanno dimostrando non adatti e così rallentati al punto che la questura di Agrigento ha dovuto avviare una serie di verifiche sia sui mezzi, sia su chi li gestisce. Accuse da Alarm Phone e dalla Ong Resqship che, tramite la nave Nadir, ha prestato soccorso al naufragio del barchino partito da Sfax: “Una tragedia inenarrabile che si sarebbe potuta, e dovuta, evitare con un approccio umanitario alla migrazione, invece di blindare i confini europei”. Dal governo Meloni, intanto, nessun passo indietro, tutt’altro: la questione migranti, nell’agenda di oggi, prevede un vertice al Viminale il cui obiettivo sarà quello di rafforzare la stretta già annunciata all’indomani della strage di Cutro. Dal confronto atteso nel pomeriggio, e che vedrà l’esecutivo compatto sugli emendamenti, si passerà poi alla commissione Affari costituzionali del Senato. La parola d’ordine sarà quella di stringere ulteriormente le norme sull’immigrazione in modo da creare un deterrente ancora più forte contro futuri arrivi. Il sottosegretario Nicola Molteni ha già spiegato che i nuovi emendamenti serviranno “per affrontare le ulteriori questioni emerse dopo l’emanazione del decreto, tenuto conto della particolare rilevanza del flusso migratorio in atto”. Secondo alcune indiscrezioni saranno introdotte regole più rigide per l’ottenimento della protezione speciale. Mentre il grosso delle modifiche alla legge targata Lega non verrà toccato, ma reso più aderente dal punto di vista tecnico e formale, l’emisfero opposto dell’Aula è pronto, a sua volta, a dar battaglia con un centinaio di emendamenti già anticipati prima di Pasqua dalla protesta contro una riformulazione del governo introdotta per garantire i rimpatri dei migranti arrivati illegalmente, in cambio di maggiori quote del decreto flussi con i Paesi interessati: “Si stanno comportando in maniera arrogante e scorretta”, si leggeva in una nota dello scorso sei aprile da parte dei componenti dell’opposizione presenti in commissione Affari Costituzionali al Senato.

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