sabato, Dicembre 7, 2024

A Roma l’Innovation Cybersecurity Summit

Successo annunciato di pubblico e di contenuti in occasione della terza edizione dell’evento “Innovation Cybersecurity Summit”, kermesse andata in scena oggi a Roma nella splendida cornice di Palazzo Wedekind e promossa dall’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori, punto di riferimento dell’innovazione e del digitale in Italia. Appuntamento nato per evidenziare il ruolo dell’innovazione e della cybersicurezza come elementi fondamentali per il sostegno e la salvaguardia delle imprese, delle infrastrutture e dei siti critici dello stato all’insegna del digitale. Iniziativa che ha ricevuto il plauso dalle istituzioni e che si è svolta in collaborazione con gli Uffici del Parlamento Europeo in Italia e con il patrocinio della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, di AIPSA, di Cyber 4,0 Cybersecurity Competer Center, di Cyber Area e con la partnership strategica di Women4Cyber Italia, con la quale è stato anche annunciato un importante protocollo d’intesa sui temi della cybersecurity. In apertura dei lavori è stata letta la lettera ricevuta dall’ANGI da Alfredo Mantovano – Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e Autorità Delegata per la Sicurezza della Repubblica, il quale, nel portare il suo messaggio nel corso dei lavori, ha evidenziato come “il cyber spazio, a fronte di grandi opportunità, pone anche crescenti rischi per la sicurezza nazionale. Occorre quindi governare gli investimenti in ricerca e innovazione in cybersecurity nella direzione di costruire quelle capacità necessarie a proteggere il nostro Paese, rafforzando al contempo l’autonomia strategica e digitale italiana”. “L’innovazione e la sicurezza cibernetica sono due assi portanti per lo sviluppo e la salvaguardia delle imprese, delle infrastrutture e dei siti critici dello stato. Siamo lieti oggi di aver potuto evidenziare, attraverso le testimonianze di alcune delle più importanti ed autorevoli voci delle istituzioni e delle imprese, la visione in termini di crescita e di investimenti che si stanno portando avanti nei cluster strategici del nostro ecosistema paese, sottolineando i punti e i temi chiave per quelli che saranno i pilastri del nostro manifesto per la cybersicurezza in Italia. Un ringraziamento particolare alle istituzioni europee, al Parlamento italiano, al Dis, all’ACN, alle Forze Armate e alla Polizia di Stato con i quali porteremo avanti il nostro percorso mettendo al centro l’innovazione e le future generazioni a sostegno dell’Italia”. Le parole del Presidente dell’ANGI, Gabriele Ferrieri (già ForbesU30). A fare il punto sulla visione europea circa il tema dell’innovazione e della cybersicurezza, il direttore degli Uffici del Parlamento Europeo Carlo Corazza, il quale ha evidenziato come “con l’invasione russa dell’Ucraina è finita in qualche modo l’età dell’innocenza dell’Unione Europea, e dovrebbe iniziare al più presto un’età di presa di consapevolezza e di assunzione di responsabilità. In questo contesto si inserisce perfettamente la cyber-sicurezza, quale uno dei termini fondamentali per l’assunzione di questa responsabilità. Il parlamento come è noto, ha approvato diversi provvedimenti legislativi, a cominciare dal regolamento sul cyber-security act”. A fare il punto sulla visione degli operatori della pubblica sicurezza e delle agenzie preposte, di grande rilevanza gli interventi del Dis, dell’ACN e della Polizia Postale. “La condizione della crisi pandemica ha imposto una velocissima digitalizzazione e quindi in qualche modo anche l’esigenza di tutelare uno spazio in cui si sono trovati ad essere ingaggiati soggetti che fino a poco tempo prima consideravano quello spazio un territorio di nicchia e oggi invece è paragonabile a tutti gli altri domini in cui si esercitano diritti fondamentali. Con questa consapevolezza dobbiamo approcciarci alla tutela di questo spazio, che appartiene ora a tutti”, dichiara Alessandra Guidi – Vicedirettore Generale DIS – Dipartimento delle informazioni per la sicurezza. “La rivoluzione tecnologica non è veloce, è impetuosa. È molto complesso, anche a livello individuale, metabolizzare cambiamenti che normalmente, nella storia dell’umanità, sono avvenuti in periodi piuttosto lunghi; è stata per questo, a mio avviso, anche una rivoluzione antropologica cambiando il nostro rapporto con la realtà. Sintonizzarci con questo ecosistema non è cosa da poco e richiede un impegno trasversale, non solo istituzionale ma anche individuale. Così Nunzia Ciardi – Vicedirettore ACN – Agenzia per la cybersicurezza nazionale. “Ormai non si può parlare di economia senza parlare di digitalizzazione dell’economia stessa, o di transazione economico-finanziaria, ma la nostra proiezione sociale nella rete ci implica in qualche modo il dover prendere coscienza del fatto che la dimensione umana si è arricchita di un’ulteriore dimensione. Questo comporta quindi anche la difesa di questo dominio che si aggiunge a quelli che già conoscevamo. La criminalità cibernetica riesce ad oggi a muovere circa 10.5 Trilioni di dollari, e in questo scenario, quindi, è calata un’altra componente, quale una struttura di law enforcement che è chiamata a fare prevenzione e contrasto”. Le parole di Ivano Gabrielli – Direttore Polizia Postale.

(Fonte: Agenzia Dire, www.dire.it)

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