
Riprendono gli scontri a Khartum. Nella capitale del Sudan diversi testimoni hanno riferito di combattimenti ed esplosioni vicino al quartier generale delle forze paramilitari di supporto rapido (Rsf) del generale Mohamed Hamdane Daglo nel Sud di Khartum, mentre i giornalisti sul posto hanno sentito sparatorie vicino all’aeroporto e nella periferia settentrionale. “Vengono usate anche armi pesanti e circolano carri armati, si sentono forti esplosioni”: lo ha riferito all’Ansa una fonte diretta nella capitale sudanese. Khartoum-2 è anche il settore della città in cui si trova l’Ambasciata d’Italia. L’esercito sudanese ha dichiarato che i paramilitari hanno attaccato le sue basi a Khartoum e altrove, poco dopo che le milizie avevano denunciato che i loro campi sono stati attaccati dall’esercito regolare. “Combattenti delle Forze di supporto rapido hanno attaccato diversi campi dell’esercito a Khartoum e altrove in Sudan”, ha dichiarato all’Afp il portavoce dell’esercito, il generale di brigata Nabil Abdallah: “Gli scontri sono in corso e l’esercito sta svolgendo il suo dovere di salvaguardare il Paese”. I paramilitari sudanesi affermano, a loro volta, di aver preso il controllo dell’aeroporto di Khartoum, mentre vanno avanti da settimane le rivalità tra i due generali dietro il colpo di Stato del 2021. Gli spari e gli scoppi nel centro della città, vicino al quartier generale militare, arrivano dopo giorni di tensioni fra le milizie dell’Rsf (Forze di rapido supporto) e le forze regolari in merito alle modalità della transizione a un governo civile dopo il golpe militare dell’ottobre del 2021.