lunedì, Maggio 20, 2024

Vacanze, report dell’Istat: Gli italiani preferiscono sempre andare al mare

Le vacanze al mare tornano a essere le più gettonate mentre sono in ripresa quelle nelle città italiane e in montagna d’inverno.

È quanto emerge da un report dell’Istat. Dopo due anni di crisi le vacanze per visite a una città italiana, spiega l’istituto, nel 2022 recuperano quasi interamente (-6,7% sul 2019) mentre, nonostante sia triplicato il numero di vacanze in città estere, queste sono ancora di oltre il 40% inferiori rispetto al 2019. Le vacanze al mare continuano a essere le preferite dai residenti (52,5% sul totale delle vacanze) e per il secondo anno consecutivo si registra una predilezione per l’estero (55,4%, contro il 51,9% in Italia). Come per le vacanze in città, rispetto al 2019 si recupera quasi completamente l’ammontare delle vacanze al mare in Italia (-6,7%), mentre all’estero il recupero è inferiore (-15,8%) e solo durante i mesi estivi (luglio-settembre) si raggiungono di nuovo i livelli pre-pandemici. Le vacanze in montagna e campagna rimangono stabili sul 2021 e sono, rispettivamente, il 24,5% e il 14,1% del totale delle vacanze. Per quanto riguarda le vacanze in montagna, nonostante i marcati recuperi sul 2021 del primo trimestre (il valore è più che triplicato) e del secondo trimestre (quasi +56%), a fine anno il bilancio è ancora in lieve difetto rispetto al 2019 (-10,5%). In questo contesto, in particolare, le vacanze invernali per praticare uno sport sono in decisa crescita (22,8% tra le attività svolte nel primo trimestre – erano il 6,1% nel 2021 e il 12,5% nel 2019) e ritrovano le regioni del Nord. Il 2022 conferma la tendenza, ormai consolidata, a spostarsi in ogni periodo dell’anno principalmente per piacere, svago o riposo (72,8% delle vacanze) e per visite a parenti e amici (25,3%). Sostanziale il recupero sull’anno precedente (circa +30% per entrambe le motivazioni) ma ancora sotto i livelli del 2019 (-16,9% per le vacanze di piacere, svago e riposo, -25% per le visite a parenti e amici). La fine delle restrizioni alle attività fruibili durante le vacanze e dell’incertezza dovuta alla situazione sanitaria, dunque, segnano la ripresa di quasi tutte le attività vacanziere. Rispetto al 2021 crescono le vacanze dedicate a visite al patrimonio culturale, alla partecipazione a eventi e spettacoli e al Turismo enogastronomico (+63,7%), grazie al raddoppio osservato nei mesi primaverili (da aprile a giugno). Tuttavia, per queste attività, rispetto al 2019, si registra complessivamente ancora un decremento (-52,1%) e per il terzo anno consecutivo rappresentano una quota molto ridotta delle vacanze (9,7%, era 16,9% nel 2019) (Figura 2). A livello regionale il Lazio, dopo anni di forti cali, torna a guidare la graduatoria delle vacanze culturali (24,9%), seguito da Umbria (21,1%) e Toscana (14%). Tra le vacanze svolte per piacere, svago o riposo, quelle dedicate al riposo o al divertimento anche nel 2022 rimangono predominanti (71,1%,) rispetto al periodo pre-pandemico (erano 57,8% nel 2019). Il saldo di fine anno si riporta ai livelli precedenti alla pandemia, grazie al raddoppio osservato nella prima metà dell’anno, mentre l’estate, stabile come nel biennio precedente, conferma di essere il periodo trainante per la ripresa del Turismo nell’era post-pandemica. Le altre attività, quali i trattamenti di benessere, lo shopping, il volontariato, la pratica di hobby, le visite ai parchi divertimento o le vacanze svolte per assistere a eventi sportivi, per studio o formazione, sebbene aumentino rispetto al 2021, non riescono a recuperare il gap dovuto alla pandemia. Di fatto la quota delle vacanze effettuate per svolgere queste attività è ancora molto contenuta (4,1%, era 7,5% nel 2019). 

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