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sabato, Giugno 1, 2024

La carneficina di Bakhmut: 100mila tra morti e feriti russi in 5 mesi per un pugno di case distrutte

Oltre 100mila morti e feriti tra le forze russe in Ucraina negli ultimi cinque mesi di guerra.  La cifra è stata fornita dal portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, secondo cui, sulla base di informazioni di intelligence degli Stati Uniti, i morti sarebbero oltre 20mila, la metà dei quali provenienti dalle fila del gruppo Wagner. Più di 20.000 soldati russi sono morti e altri 80.000 sono stati feriti in cinque mesi di combattimenti nell’Ucraina orientale, in particolare a Bakhmut. “Stimiamo che la Russia abbia subito più di 100.000 perdite, tra cui oltre 20.000 morti in azione”, ha dichiarato ai giornalisti il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale John Kirby. “Il tentativo di
offensiva della Russia nel Donbass, in gran parte attraverso Bakhmut, è fallito. La Russia non è riuscita a conquistare alcun territorio strategicamente significativo”, ha dichiarato Kirby. Il portavoce, citando informazioni di intelligence statunitensi recentemente declassificate, ha affermato che circa la metà delle persone uccise erano soldati reclutati dalla compagnia militare privata Wagner, che attinge gran parte dei suoi ranghi dalla popolazione carceraria in Russia. Gli Stati Uniti hanno affermato che l’offensiva russa nell’Ucraina orientale è “fallita”. Lo sostiene il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale John Kirby, citato da Sky News.   La Casa Bianca ha stimato 100mila vittime, tra cui 20mila morti, tra le truppe russe da dicembre. Circa la metà delle morti apparterrebbero al Gruppo Wagner, ha detto Kirby, aggiungendo che l’offensiva russa su Bakhmut, nella regione orientale ucraina del Donbass, è “in stallo” ed è “fallita”. “I problemi logistici rimangano al centro della difficile campagna della Russia in Ucraina”. E’ il giudizio dell’intelligence britannica nel bollettino quotidiano sulla guerra in Ucraina, nel quale riportano la notizia data sui social la settimana scorsa del licenziamento del vice ministro della Difesa russo, Mikhail Mizintsev, che aveva il controllo della logistica militare ed era in carica da solo otto mesi.    “La Russia non ha abbastanza munizioni per raggiungere il successo nell’offensiva”, ha sottolineato Londra, ricordando che “la scarsita’ di munizioni porta a divisioni interne, in particolare tra la Difesa russo e il Gruppo Wagner”.  La Russia “non ha munizioni a sufficienza per avere successo nell’offensiva” in Ucraina e “la carenza di  munizioni provoca divisioni interne, in particolare tra il ministero  russo della Difesa e il Gruppo Wagner”. E’ quanto si legge  nell’aggiornamento quotidiano di intelligence diffuso via Twitter dal  ministero della Difesa di Londra passato più di un anno dall’invasione russa dell’Ucraina.   Il 27 aprile scorso, ricorda la valutazione, “social media russi legati ai militari” hanno riportato della destituzione del vice ministro russo della Difesa, Mikhail Mizintsev, responsabile della logistica militare, assegnato all’incarico da “soli otto mesi”.  Secondo il rapporto, anche se il licenziamento di Mizintsev non è  stato confermato da Mosca, “le voci sul suo futuro evidenziano come i  problemi di logistica restino al centro della difficile campagna della Russia in Ucraina”.  La Russia “continua a dare priorità alla mobilitazione della sua industria della difesa, ma non riesce a rispondere alle richieste in tempo di guerra – conclude la valutazione – Mentre i leader politici  russi insistono nel chiedere successo sul campo di battaglia, i  professionisti russi della logistica sono nel mezzo”.  

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