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sabato, Giugno 15, 2024

Mosca contro gli Usa: Dietro l’attacco al Cremlino c’è la mano di Washington

La Russia denuncia un’ondata di “attività terroristiche” e “sabotaggi” ucraini “senza precedenti” sul suo territorio, il giorno dopo il presunto attacco di droni contro il Cremlino. “Le attività terroristiche e di sabotaggio delle forze armate ucraine stanno assumendo una portata senza precedenti”, ha dichiarato il ministero degli Esteri russo in una nota. Secondo quanto affermato dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Ria Novosti, ci sarebbero gli Usa dietro all’attacco compiuto sul Cremlino con due droni inviati dall’Ucraina. “Oggi all’Aia avremmo voluto vedere un altro Vladimir, quello che merita di essere condannato per i suoi crimini nella capitale del diritto internazionale. Sono sicuro che questo succederà, quando vinceremo e noi vinceremo!”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in conferenza stampa all’Aia, dove ha incontrato i vertici della Corte penale internazionale (Cpi), che ha emesso a marzo un mandato di cattura per Vladimir Putin, accusato di crimini di guerra. A causa dei ripetuti attacchi di Kiev con droni ai depositi di carburante nelle regioni russe al confine con l’Ucraina, Mosca sarà costretta a modificare le vie di rifornimento, facendo affidamento su depositi meno minacciati. Lo scrive su Twitter l’intelligence britannica, riferendosi in particolare all’attacco di ieri con droni “al deposito di carburante di Volna, sul lato continentale russo dello stretto di Kerch, vicino al ponte di Crimea”. Questo è – prosegue il ministero della Difesa di Londra – uno dei molti attacchi “dall’inizio dell’anno contro i siti di stoccaggio di carburante russi, avvenuti sia nell’Ucraina occupata, che nelle regioni di confine tra Russia e Ucraina che rimangono particolarmente vulnerabili”. “Lo sanno tutti che Putin non sta al Cremlino e non c’è nessun vantaggio per l’Ucraina nel colpirlo”. Lo sostiene un’importante fonte del ministero della Difesa britannica parlando con Sky news, riferendosi al drone che ieri è esploso sopra la cupola del Senato russo. “Tutto è possibile – afferma la fonte – ma non c’è alcun vantaggio per l’Ucraina nel farlo, non c’è alcun vantaggio militare, tutti sanno che Putin non rimane al Cremlino. Semmai l’episodio è a favore della Russia, che cerca così di ottenere sostegno contro l’Ucraina”.

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