Home Primo piano Cronaca Stato di emergenza in Emilia Romagna, allerta arancione: 2 morti

Stato di emergenza in Emilia Romagna, allerta arancione: 2 morti

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L’ondata di maltempo sull’Italia lascia uno strascico anche per la giornata di oggi, giovedi’, con allerta rossa in Emilia-Romagna sulla Pianura bolognese di Reno e suoi affluenti, la Collina bolognese, la Costa romagnola, la Bassa collina e la pianura romagnola.  L’allerta gialla per temporali o rischio idrogeologico e’ stata diramata dalla Protezione civile per altre quattro regioni: Basilicata, Calabria, Sicilia e Lombardia.    L’allerta gialla riguarda anche alcune zone dell’Emilia-Romagna: Costa ferrarese, Pianura ferrarese di Po e Po di volano, Pianura modenese di Secchia e Panaro e Bassa pianura orientale. Nubifragi ed esondazioni dei fiumi in Emilia-Romagna, dove la pioggia è caduta da martedì e per tutta la notte, in particolare nelle province di Ravenna e Bologna. Due morti: un uomo di 80anni a Castel Bolognese, un altro a Fontanelice, vicino Bologna, sotto le macerie di un’abitazione crollata per uno smottamento. Centinaia gli evacuati. Decisa la chiusura delle scuole e il blocco della circolazione dei treni da Faenza a Mezzano. La Regione ha chiesto lo stato di emergenza, il ministro per la protezione civile Musumeci ha firmato il decreto di mobilitazione straordinaria. Curcio, in 36 ore caduti più di 140 millimetri d’acqua, ora il rischio sono le frane. ll meteo migliora e la situazione dei danni del maltempo in Romagna è in via di lento miglioramento ma ancora rimangono importanti problemi. Nelle ultime ore la zona più critica è quella di Bagnacavallo (Ravenna) e frazioni, dove sono proseguiti tutta la notte gli intervenenti di tamponamento della falla del Lamone. L’allagamento si è esteso verso l’abitato di Villanova, coinvolgendo via Cocchi. È chiusa la provinciale San Vitale/via Albergone al ponte del canale Fosso Vecchio, così come via Cocchi e tutte le strade secondarie in direzione Villanova. L’acqua, informa il Comune, rende particolarmente pericolose le strade, perciò “si invita la cittadinanza a prestare la massima attenzione e a rispettare i divieti di circolazione dove presenti, limitando gli spostamenti ai casi di necessità”. Tutte le scuole del paese sono rimaste chiuse. La piena del Lamone sta comunque iniziando a scendere. Il traffico ferroviario risulta ancora sospeso tra Russi e Lugo (Castel Bolognese – Ravenna) e tra Lavezzola e Mezzano. A Castel Bolognese nella notte è stata riaperta la via Emilia, allagata da 24 ore. A Conselice, dove aveva rotto il Sillaro, è stata adottato l’ordine di evacuazione di via Baldini e via della Cooperazione. A Faenza è stata riaperta la circonvallazione. È di due vittime il bilancio del maltempo che ha messo in ginocchio l’Emilia Romagna. La prima, un 80enne, è morta a Castel Bolognese, in provincia di Ravenna, travolta dalle acque del fiume Senio esondato: stava andando in bicicletta in una strada che era chiusa a causa del maltempo; l’uomo sarebbe quindi morto annegato. A perdere la vita anche un uomo di 78 anni, trovato sotto le macerie della sua casa che è crollata a Fontanelice, in provincia di Bologna dopo essere stata colpita da una frana.  Il bilancio dei danni si aggrava di ora in ora: le maggiori criticità si registrano infatti nel Ravennate e nel Bolognese. Il Sillaro, tracimando, ha causato due rotture dell’argine: la più grande si è verificata a Massa Lombarda (Ravenna), dove in via Merlo – a valle di Portonovo – sono in corso le operazioni di chiusura. A Faenza l’esondazione del Lamone ha provocato l’allagamento nell’area Borgo Durbecco e della zona esterna dell’abitato, nella parte pedecollinare. Osservata speciale la zona di Bagnacavallo, che rientra tra le situazioni più critiche per l’evolversi degli allagamenti.  Numerose le persone costrette ad abbandonare le proprie case, a Faenza sono state evacuate 250 persone, 60 a Castel Bolognese e 60 a Conselice. “Molte di queste persone sono adesso nel palazzetto dello sport. Ci sono decine di cantine allagate, il maltempo ha avuto un impatto molto forte“, racconta a LaPresse il sindaco di Faenza, Massimo Isola. “C’è un intero quartiere completamente sommerso dall’acqua, dopo una notte estremamente drammatica“, ha aggiunto. Il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini ha fatto sapere di essere “al lavoro per chiedere la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale“. Richiesta accolta dal ministro Musumeci che ha firmato “il decreto per disporre la mobilitazione straordinaria del Servizio nazionale di Protezione civile a supporto dell’Emilia Romagna. Per fronteggiare la situazione emergenziale, il nostro dipartimento assicura il coordinamento dell’intervento del Servizio nazionale della Protezione civile, a supporto delle strutture regionali“. Intanto il Centro Funzionale e l’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione Civile hanno emesso allerta rossa per piene dei fiumi sulla Romagna e sul Bolognese. L’allerta è riferita al transito delle piene dei fiumi Idice, Sillaro, Santerno, Senio, Lamone e Montone su valori superiori alla soglia 3 e prossimi ai massimi storici, nonché alle numerose criticità già in atto. Allerta che permane fino alla mezzanotte di domani per una “emergenza non ancora rientrata“, come dichiara Bonaccini, nonostante la pioggia per ora stia concedendo una tregua, permettendo l’intervento dei soccorritori.

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