lunedì, Aprile 29, 2024

Referendum: il FUC raccoglie le firme in piazza Aldo Moro

Il Fronte Unito Costituzionale sarà in piazza Aldo Moro, a Cerveteri, domenica 7 Maggio dalle 9 alle 14 per contribuire alla raccolta firme a favore dei due referendum promossi da varie associazioni comitati di attivisti ed intellettuali. Tre i quesiti posti per l’abrogazione di tre articoli di legge che contrastano con gli articoli 11 e 32 della Costituzione Italiana, la quale “ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali” (Art. 11) e “tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti” (Art.32). Il primo quesito è volto ad abrogare la norma voluta dal governo Draghi e prorogata dall’attuale governo Meloni con cui si autorizza la fornitura di mezzi materiali ed equipaggiamenti militari a favore dell’Ucraina. Il secondo quesito intende abrogare la norma del 1990 che concede al Governo il potere di derogare al divieto di esportazioni di armi in teatri di guerra attraverso la semplice informativa al Parlamento. Se questo referendum avesse successo, ogni decisione futura volta a inviare armi in zone di guerra richiederebbe una legge ordinaria e pertanto la piena assunzione di responsabilità politica del Parlamento. Il terzo quesito infine si propone di abrogare una parte del D.Lgs 502/1992, nello specifico quella che ha dato inizio alla privatizzazione della Sanità e che consentirà sempre di più alle Regioni, cui compete la gestione del sistema sanitario a livello territoriale, di far partecipare nella programmazione della sanità anche i soggetti privati i quali si trovano così in conflitto di interessi. La conseguenza del conflitto di interessi è sotto gli occhi di tutti: le ingenti risorse pubbliche spese per la sanità finiscono lontane da quegli ambiti in cui i ritorni per i privati sono più limitati, quali ad esempio le terapie intensive e la medicina di prossimità, come tragicamente dimostrato durante gli anni della pandemia appena trascorsi. L’accesso alle cure, che secondo l’art.32 della Costituzione dovrebbe essere gratuito e garantito in modo efficiente a tutti i cittadini, a prescindere dal loro reddito, è divenuto difficoltoso o impossibile per coloro che non riescono a sostenere i costi per cure private o semi-private (in convenzione). 

Articoli correlati

Ultimi articoli