Home Primo piano Politica Riforme, faccia a faccia tra la Meloni e Conte: “doppio...

Riforme, faccia a faccia tra la Meloni e Conte: “doppio no del M5S al presidenzialismo e al premierato”

0

Giorgia Meloni affronta la prima giornata di dialogo tra maggioranza e opposizioni sul tema delle riforme costituzionali. Il primo faccia a faccia è stato tra il presidente del Consiglio e Giuseppe Conte, durato circa un’ora e venti. Il leader del M5s si è detto contrario all’elezione diretta del presidente della Repubblica e del premier, affermando di essere disponibile a una commissione parlamentare sulle riforme. “Il governo ha da sempre nel proprio programma l’idea che per mandato dovrà lavorare a una riforma istituzionale, sulla quale però credo sia importante a monte cercare un dialogo più ampio possibile con le forze parlamentari”, ha dichiarato invece Meloni. Gli obiettivi delle riforme sono “fondamentalmente due”, ha sottolineato la leader di Fratelli d’Italia. “Stabilità della legislatura, come si fa a garantire nell’attuale sistema quando si va al voto e si elegge una maggioranza di far durare il governo che i cittadini hanno indicato di volere e per cinque anni. Ancora più importante come si fa a garantire che il governo che si forma dopo le elezioni sia rispettoso del voto. È importante che ci sia un collegamento il più possibile diretto fra le indicazioni di voto e il governo”. “Credo che ci si renda tutti conto del fatto che il nostro sistema è caratterizzato da una fortissima instabilità che, paradossalmente, con la fine della prima Repubblica è peggiorata”, ha evidenziato Giorgia Meloni alla delegazione del Movimento 5 Stelle. “Abbiamo sempre avuto governi che duravano uno o due anni, la differenza tra la prima Repubblica e quello che è accaduto successivamente è che nella prima Repubblica la maggioranza restava sempre la stessa, nella seconda Repubblica al repentino cambio di Governo coincideva spesso un repentino cambio di maggioranza. L’instabilità è alla base di molti problemi dell’Italia, perché indebolisce inevitabilmente i governi, li ostacola, e ci indebolisce a livello internazionale. Il presidente Conte si rende conto, come me, del fatto che quando ci sono incontri internazionali gli interlocutori si pongono il problema di capire per quanto tempo tu sarai il loro interlocutore, cioè per quanto tempo sia utile ed efficace stringere rapporti e immaginare percorsi comuni”. Il M5s ha portato all’incontro con il governo il suo parere favorevole alla costituzione di una commissione bicamerale dedicata alle riforme costituzionali. “Siamo disponibili al dialogo in una commissione parlamentare costituita ad hoc e anzi raccomandiamo questo percorso. Perché le commissioni Affari costituzionali sono già oberate di tantissimo lavoro”. Sul tema dell’autonomia, invece, Conte ha osservato “l’assoluta contraddizione nel perseguire un progetto di autonomia regionale differenziata spinta, che svuota le funzioni di governo a favore delle Regioni e poi rafforzare i poteri e le prerogative del governo centrale”.

Exit mobile version