venerdì, Maggio 17, 2024

Allarme “nascite zero”, al via a Roma gli Stati Generali della Natalità

“Un figlio non è solo un’affare di famiglia’, un fatto privato, ma un investimento per il Bene Comune. Un figlio è di tutti e per tutti”. Con questa premessa si aprono le porte all’Auditorium della Conciliazione di Roma degli Stati Generali della Natalità, l’evento dedicato all’analisi dello stato di salute demografico del nostro Paese, interessato dal più grave calo delle nascite da 160 anni a questa parte. “La natalità è un tema che riguarda la salute economica e sociale del Paese. Non c’entrano i valori o gli schieramenti politici, ma cosa accade nel presente e cosa accadrà nel futuro a tutti noi, nessuno escluso. Un dato su tutti: siamo al record negativo di 339 mila nascite a fronte di700 mila morti. Se non cambia qualcosa, tra qualche anno, crollerà tutto”. Lo ha detto il presidente della Fondazione perla Natalità Gigi De Palo aprendo la terza edizione degli Stati Generali dal titolo “Sos-Tenere#quota500mila”, a cui domani parteciperanno anche Papa Francesco e la premier Giorgia Meloni. De Palo ha ricordato che le aziende “già oggi fanno fatica a trovare lavoratori, figurarsi tra qualche anno” e si è chiesto: “Il Pil? Se non ci sono lavoratori chi produrrà ricchezza? I media? A che serve la digitalizzazione se non nascono più nativi digitali? Lo sport? Da un paio di anni il commissario tecnico della nazionale italiana Roberto Mancini lamenta il fatto che in Italia ci sono pochi attaccanti. È così: se nascono meno bambini diminuisce la possibilità di scelta. Le banche? Le scuole? L’Italia oggi stabilmente all’ottavo posto come potenza economica del mondo se non inverte la rotta tra una ventina d’anni crollerà al 25º posto. Natalità ed economia sono strettamente collegate”. “Senza contare che la nascita di un figlio – ha proseguito -migliora anche la qualità della nostra cittadinanza: una società più anziana ha come effetto non solo quello di minore forza lavoro, ma anche di minore forza creativa e innovativa. E questo sta incidendo e inciderà sempre di più sulla qualità della vita di tutti, a qualsiasi schieramento apparteniamo e qualsiasi siano i nostri valori di riferimento”.

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