Agli ombrelloni e alle tende dei banchi del commercio su strada non potranno essere appese delle merci se sono di fronte a un negozio, né si potrà utilizzare come spazio espositivo la proiezione della tenda eccedente quella del posteggio al suolo, e “nelle zone di pregio artistico storico, architettonico e ambientale potranno essere definiti ulteriori vincoli correlati alle modalità di esposizione della merce”, individuati dalla giunta in accordo con le Soprintendenze. È quanto si legge nella delibera approvata dall’Assemblea Capitolina che aggiorna il ‘Regolamento delle attività commerciali sulle aree pubbliche’. “Roma – aveva spiegato nella relazione introduttiva l’assessora al Commercio Monica Lucarelli – ha bisogno di una visione che riconosca un ruolo al servizio svolto da questi operatori, dalle edicole ai mercati, dagli ambulanti ai fiorai, che occupa migliaia di persone. Abbiamo bisogno di dare maggior decoro alle nostre strade, la creazione di un banco-tipo, una prospettiva di sviluppo e di servizi migliori”. Rispetto al banco-tipo, si legge nel regolamento, esso sarà “individuato con provvedimento della Giunta capitolina” e dovrà essere “in sintonia con l’arredo urbano della città” ma anche tale da permettere “ai consumatori di identificare immediatamente gli esercizi autorizzati dall’amministrazione comunale” anche con l’apposizione di una “targa identificativa”, mentre gli ombrelloni dovranno essere “di colore bianco o ecru” e non andranno “ancorati ad altre strutture fisse come i cartelli stradali”. “I Municipi – ha spiegato in Aula il presidente della commissione Commercio Andrea Alemanni – hanno in capo il 95% delle attività commerciali in area pubblica, e stiamo parlando di circa 13 mila autorizzazioni in tutta la città, e in città ci sono due Municipi che da soli hanno all’interno il 50% delle concessioni in aree pubbliche”.
