martedì, Maggio 7, 2024

Alluvione, i danni ammontano a circa sette miliardi di euro

“Non c’è ancora una stima precisa – ha spiegato Priolo – ma i danni saranno superiori ai 7 miliardi di euro. I due miliardi messi a disposizione dal governo sono importanti e sono stati messi sulle imprese. Ma il conto complessivo sarà molto più alto, anche perché abbiamo molte infrastrutture danneggiate e un fronte mai visto di frane”. 

Elettricità, “difficile intervenire per i ripristini”

“Per il ripristino di numerosi ammanchi di alimentazioni di energia elettrica, gli allagamenti non consentono alle squadre tecniche di intervenire e si confida che nei prossimi giorni tutto possa tornare alla normalità”, ha chiarito il ministro Musumeci.

Mille frane attive e centinaia di strade chiuse

“Le frane attive sono circa un migliaio di cui 305 le più significative”, ha aggiunto. “Rimangono chiuse 602 strade”. “In Emilia Romagna “l’evento complessivo è stato composto da due distinte precipitazioni, la prima tra il 2 e 3 maggio e la seconda tra 16 e 17 maggio: in quattro giorni è caduta metà ed oltre della quantità di precipitazioni che si registrano in un anno”. In quei giorni “sono state registrate precipitazioni intense in tutta l’Emilia Romagna, con cumulate massime che hanno fatto registrare valori superiori a 500 millimetri, raggiungendo una media di 200 millimetri nella regione”, ha precisato il ministro.  Per Musumeci “per quanto riguarda i servizi essenziali si registrano ancora, a fronte del picco dei disservizi dello scorso 17 maggio, 54mila utenze rimaste senza energia elettrica, alcune decine migliaia utenti senza il servizio di telefonia mobile, 14.600 unità per la fissa”.

Musumeci, semplificheremo le procedure di ricostruzione

“Dobbiamo fare della messa in sicurezza del territorio nazionale la priorità dell’agenda politica di governo di questo Esecutivo e di tutte le sue articolazioni nel territorio”, ha affermato Musumeci, nella sua informativa sull’alluvione in Emilia Romagna. “La nostra – ha concluso – è una nazione più propensa a ricostruire che a prevenire. Eventi come quello in Emilia Romagna non si possono prevedere, ma si possono ridurre gli effetti disastrosi che produce. Serve un piano nazionale concepito in funzione di una strategia unitaria”. finora mancata, stiamo anche predisponendo progetti normativi per semplificare le procedure nella fase post-emergenziale che è quella della ricostruzione”. 

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