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Alluvione, anche oggi allerta rossa. Oggi la visita di Ursula von der Leyen con la premier Meloni

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Allerta rossa anche oggi in Emilia Romagna dopo l’alluvione che ha devastato la regione provocando 15 morti e danni per milioni di euro. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, accoglierà a Bologna il presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. Meloni accompagnerà von der Leyen, durante il sorvolo in elicottero delle zone colpite dall’alluvione e insieme faranno un punto stampa con i giornalisti. Nel pomeriggio il Consiglio dei ministri in cui si dovranno prendere altre decisioni sulla gestione dell’emergenza. Le previsioni meteo delineano un quadro ancora preoccupante. Per oggi infatti, come comunica la Regione, al rischio di pioggia si associa il pericolo di frane: è confermata “criticità idraulica nelle aree maggiormente colpite: pianura bolognese e bassa collina, pianura e costa romagnola. Allerta arancione per criticità idrogeologica e idraulica nelle aree collinari della Romagna e del bolognese, dove persiste la possibilità di frane per scivolamento e colamenti lungo i versanti con condizioni idrogeologiche fragili”. Temporali anche di forte intensità sono dunque previsti nella prima parte della giornata sulla pianura, mentre, nelle ore centrali, i fenomeni temporaleschi saranno più probabili sui rilievi: in esaurimento in serata. Le precipitazioni temporalesche potrebbero generare modesti innalzamenti dei livelli idrometrici nei tratti montani dei corsi d’acqua, critici per i bacini del settore centro-orientale, ancora interessati da dissesti idraulici causati dalle piene precedenti. L’alluvione, che ha colpito l’Emilia Romagna, segnala l’Ausl Romagna, ora rischia di portare anche un allarme sanitario legato alla condizioni precarie d’igiene per l’acqua stagnante “contaminata da reflui provenienti da sistemi fognari o da sostanze chimiche e da rifiuti agricoli o industriali con possibili impatti sulla salute”. Secondo l’Ausl Romagna i potenziali pericoli sono “il tetano; le infezioni gastrointestinali” e, visto che in alcuni casi, “l’alluvione impatta sul sistema fognario e sui reflui, c’è un maggiore rischio di contrarre infezioni a carico del sistema gastrointestinale che si manifestano con vomito o diarrea”. L’Ausl ricorda di “non toccare occhi, naso e bocca con le mani sporche di fango e ogni volta che è possibile lavati con acqua e sapone; per l’utilizzo di acqua corrente, nelle zone alluvionate si raccomanda di seguire le indicazioni del tuo comune di residenza per essere aggiornato sulla potabilità delle acque erogate; muffe e spore, con il passare dei giorni, l’acqua e l’umidità possono dare origine a muffe e spore pericolose per la salute – raccomandano gli esperti -. Cercare di arieggiare il più possibile le zone della casa colpite dall’alluvione, per favorire l’asciugatura di pareti e pavimenti; se si utilizzano generatori a combustione occorre fare attenzione perché possono produrre monossido di carbonio o altre sostanze pericolose ed inodori, pertanto utilizzali in sicurezza e preferibilmente in aree esterne e ventilate”. Per quanto riguarda le norme di comportamento, gli esperti dell’Ausl ricordano che occorre “evitare il contatto con le acque alluvionali per non contaminarsi con acqua o suolo inquinati. Quando questo è inevitabile, meglio seguire alcuni i consigli: indossare sempre stivali o calzatura robusta per proteggervi. Evitare ciabatte e infradito; indossare i guanti quando si prevede il contatto e aver cura di lavare bene le mani con sapone e acqua corrente, al termine. Evitare di toccare viso, bocca e occhi con le mani non pulite; i bambini – conclude l’azienda sanitaria – non devono giocare con fango e acqua”. “Siamo consapevoli delle difficoltà in questo momento – evidenzia il ministro della Salute Schillaci -, ma è importante adottare la massima prudenza e attenzione. La comunità dell’Emilia Romagna sta dimostrando grande capacità di reazione e continueremo a essere al fianco di chi ha bisogno e di tutti gli operatori sanitari e i volontari impegnati nelle zone alluvionate”. “Tenuto conto dell’estrema gravità della situazione, ho già dato disposizioni affinché gli uffici richiedano alla Commissione europea l’attivazione degli strumenti più opportuni a sostegno delle imprese” dichiara il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida nel corso del question time alla Camera. “Nel corso del consiglio del 30 maggio prossimo ribadirò la richiesta di lavorare anche a deroghe da applicare sugli strumenti finanziari e non solo compatibili al rilancio rapido delle culture in quell’area”. “In questo modo potranno essere attuate misure straordinarie. Si rende necessario prevedere una serie di deroghe temporanee anche alle normative europee per essere davvero efficaci ed efficienti e, quindi, confidiamo che ci sia solidarietà nell’ambito dei Paesi che la compongono”. “Il governo si è attivato immediatamente per dare le prime risposte alle richieste di aiuto provenienti dai territori maggiormente colpiti dall’emergenza. Abbiamo incontrato fin dalle prime ore le associazioni datoriali e i sindacati per comprendere l’evolvere degli eventi. Il Consiglio dei Ministri – aggiunge il ministro Lollobrigida – ha approvato un decreto-legge contenente una serie di interventi urgenti prevedendo, nel complesso, uno stanziamento di oltre 2 miliardi di euro per le zone colpite. Il settore agricolo è indubbiamente tra quelli più colpiti. Il decreto contiene una serie di decreti del mondo agricolo. I danni riportati, sono però incalcolabili, perché solo all’esito dell’assorbimento delle acque potranno valutarsi gli effetti sulle colture e stabilire se sono limitati alla sola produzione agricola di quest’anno o se, invece, imporrano l’espianto delle piante e il successivo reimpianto delle stesse. Le risorse subito impegnate – spiega il ministro – ammontano a 175 milioni di euro. Di questi, 100 milioni di euro sono diretti attraverso il fondo Agrigat a indennizzare le imprese per i danni strutturali e per la perdita della produzione agricola, 75 milioni di euro sono diretti alle aziende per l’acquisto di nuovi macchinari”.

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