venerdì, Marzo 29, 2024

Riapre un solo campeggio La Sinistra Italiana non ci sta

“Nella fantasiosa ed originale Ladispoli, succede che, per la stagione estiva, sembra ci sia stato un unico soggetto fortunato a cui sia stato concesso di aprire un campeggio in prossimità di Torre Flavia. Nonostante le battute e le arrabbiature, su questo “strano caso im-prenditoriale”, pare che le altre attività analoghe e limitrofe non riusciranno ad aprire, estromesse da questa “variante” (non prevista in quella per la quale abbiamo inviato, a più riprese, le osservazioni) dedicata alle strutture ricettive. Quella Variante, così come la Variante Generale al Piano Regolatore, avrebbe dovuto far seguito all’adeguamento al PTPR. Ma così non è stato, eppure passò anche il vaglio regionale. Oggi la variante sulle attività costiere regola il settore ricettivo estivo e balneare, ma a quanto pare quel soggetto così fortunato, a differenza degli altri, è l’unico ad essersi adeguato alle prescrizioni. Ci chiediamo come sia possibile ed approfondiremo, anche valutando la conformità sia al Piano Paesistico che alle altre Pianificazioni regionali, a partire dal Piano Utilizzazione Arenili. I nodi vengono al pettine, scoprendo così che l’immobilismo di questa amministrazione in questi 7 anni, ha lavorato esclusivamente per rimettere mano su ciò che era stato sequestrato per abusivismo. Una discesa in campo necessaria, per riportare ordine “a modo loro”, con tanto di promessa di riapertura “immortalata dinanzi al mare”. Nonostante le belle parole elettorali, Ladispoli è ancora “incancrenita” dietro alla stagionalità del mare. Pur comprendendo la ragione dei pochi – sempre sui piccoli numeri cadono ahinoi le attenzioni – non possiamo che rimarcare il diritto di avere spiagge con libero accesso, senza barriere architettoniche e l’importanza di tutelare un’area naturalistica – Torre Flavia – che, nonostante le foto in prima fila dei consiglieri di maggioranza, nessuno vuole realmente proteggere e che meriterebbe, al contrario, ben altro destino. L’amministrazione comunale oltre che pensare ad aumentare il carico di popolazione e le attività insostenibili, dovrebbe dotarsi con tempistiche congrue di Piani urbanistici con visione d’insieme, di una seria politica della gestione delle spiagge e della costa, esenti da cementificazione e nuovo, insopportabile consumo di suolo. Ad un anno dalla nascita del nostro circolo continuiamo a fare domande a cui difficilmente vengono date risposte. Sappiamo anche di essere, allo stato delle cose, una voce fuori dal coro, ma difficilmente cambiamo le nostre idee, delle quali siamo profondamente convinti. Approfondiremo e faremo seguire iniziative di opposizione anche in questo caso, laddove emergessero anche in questo caso elementi di prevaricazione sulla sostenibilità e la vivibilità del territorio”. Così in una nota a firma del Circolo Sinistra Italiana – Roma Litorale Nord – “Mahsa Amini”.

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