martedì, Maggio 7, 2024

Roma, in migliaia alla fiaccolata per ricordare il piccolo Manuel ucciso dall’auto guidata dagli youtuber

Per ricordare Manuel, il bimbo morto nell’incidente di Casal Palocco, sono state migliaia le persone che si sono ritrovate domenica sera proprio dove il bimbo ha perso la vita. Una fiaccolata con tutti i partecipanti vestiti di bianco e in silenzio hanno marciato dietro a uno striscione con su scritto: “Uniti per Manuel. Siamo al Vostro fianco”. E quella che si apre sarà una settimana decisiva anche per Matteo Di Pietro, lo youtuber alla guida del Lamborghini che il 14 giugno ha travolto la Smart condotta dalla mamma di Manuel che era appena andata a prenderla, assieme alla sorellina, all’asilo.
Ed è proprio davanti all’asilo che i cittadini si sono ritrovati, accanto a dove è avvenuto l’incidente: per stare vicino alla famiglia e dare un segnale, perché “una cosa così non accada mai più”, ricordano i cittadini. Presenti anche le istituzioni: il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri e il presidente del Municipio X, Mario Falconi, che ha detto di volersi “costituire come parte civile” se ci sarà il rinvio a giudizio. In corteo anche la senatrice, Cinzia Pellegrino, responsabile nazionale del Dipartimento Vittime di FdI.
Tutti i partecipanti avevano con sè palloncini bianchi che sono poi stati lanciati in cielo, i cittadini sono andati in corteo verso la chiesa del quartiere. “Viva Manuel”, hanno gridato in tanti all’arrivo in chiesa tra gli applausi. Poi le parole del sacerdote: “Voglio trasmettervi quello che ha trasmesso a me la mamma di Manuel, quello che faceva ogni sera con lui: due preghiere che sono la certezza che ora Manuel è in paradiso, che questa morte può dare nuova vita nell’amore per Dio e nell’amore per noi, l’unica cosa che vince la morte e che vince l’odio”. La fiaccolata si è poi diretta nel punto dell’impatto, dove in ricordo del piccolo, sono stati lasciati centinai di fiori, peluche, girandole colorate, e dei palloncini con su scritto “Manuel”.
Matteo Di Pietro sarà interrogato dal gip Sul fronte delle indagini, arriverà per Matteo Di Pietro il primo confronto con gli inquirenti dopo la misura cautelare degli arresti domiciliari applicatagli venerdì su disposizioni del gip. All’inizio delle prossima settimana, forse già lunedì, il ventenne accusato di omicidio stradale e lesioni comparirà davanti al giudice per le indagini preliminari nell’ambito dell’interrogatorio di garanzia. Per la prima volta il giovane, a meno che non deciderà di avvalersi della facoltà di non rispondere, dovrà fornire la sua versione su quanto avvenuto il 14 giugno scorso.
Le esigenze cautelari che hanno portato al suo arresto sono legate in primo luogo al pericolo di inquinamento probatorio e il pericolo di fuga. Il gip ha sostanzialmente accolto l’impianto accusatorio dei pm che nei primi giorni di indagine ha raccolto elementi a carico dell’indagato nel cui sangue sono state individuate tracce di cannabinoidi. Un elemento che ha portato gli inquirenti a disporre ulteriori accertamenti, verifiche di “secondo livello” per potere cristallizzare la quantità e a quando risale l’assunzione della sostanza stupefacente da parte di Di Pietro.
Si attende l’analisi dei cellulari Nelle prossime settimane, inoltre, arriveranno i primi risultati della consulenza disposta dai magistrati sia sui telefonini delle persone che erano a bordo del Suv quel pomeriggio, tutti legati al gruppo youtuber TheBorderline, sia quella affidata per tentare di accertare la dinamica e la velocità a cui viaggiava il Suv in un tratto di strada in cui il limite è di 30 km orari.

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