venerdì, Maggio 3, 2024

Casa delle Tecnologie Emergenti, #AcceleraImpresa con il Demo Day

La Casa delle Tecnologie Emergenti di Roma continua ad essere un punto di riferimento dell’innovazione per la Capitale. Martedì 4 luglio è tempo di Demo Day, l’evento di presentazione dei progetti sviluppati dalle start up in collaborazione con Roma Capitale e i partner corporate che hanno abbracciato la mission della CTE: innovare, sperimentare e progettare in chiave smart city. “Il lavoro sinergico fra Roma Capitale e le startup sta portando a delle sperimentazioni concrete sul territorio che daranno risposte ai bisogni dei cittadini ma soprattutto rappresentano un’opportunità per la nostra città”- ha spiegato l’Assessora alle Politiche della Sicurezza, Attività Produttive e alle Pari Opportunità Monica Lucarelli – Il risultato sono questi 5 progetti che, grazie a un percorso di accelerazione e incubazione, le start-up hanno sviluppato con  tecnologie e soluzioni innovative non solo per Roma Capitale ma anche a supporto dei soggetti che appartengono al nostro ecosistema economico. Un’occasione ad alto valore aggiunto per realtà che spesso, all’interno di un mercato europeo ancora molto frammentato, faticano a crescere pur operando in un settore che, nel contesto mondiale, è in continua evoluzione”. Nel suo primo anno di vita la CTE è diventata la casa di chi vuole fare innovazione. Sono più di 200 gli studenti coinvolti nelle fasi di generazione delle idee, circa 200 le persone che al mese accedono agli spazi della CTE, 12 le Startup selezionate per il programma di Pre-Accelerazione, 25 gli eventi e le attività di networking, più di 20 le iniziative di formazione per l’ecosistema, 6 le PMI scelte per il percorso di Trasferimento Tecnologico, circa 1500 i follower sulla piattaforma LinkedIn.  “Per favorire il lavoro delle startup sul territorio stiamo rafforzando il peso delle “Sfide” che Roma e i corporate partner lanciano alle startup già dal prossimo bando. –  ha sottolineato ancora Lucarelli – In questo modo potremo selezionare le imprese che offrono soluzioni e metterle a disposizioni in maniera sperimentale per la città. Stiamo quindi lanciando una ricognizione e un dialogo interno a Roma Capitale per mappare le esigenze d’innovazione e tradurle nel prossimo avviso pubblico che lanceremo in estate”.

I progetti delle Start-up


La startup Meet Travel sta sperimentando “Roma fatta a mano”, un itinerario personalizzato per scoprire le ricchezze delle botteghe storiche della capitale. In questo modo i visitatori potranno conoscere leggende e storie della città e apprezzare il sapere artigianale delle professioni. Le professioni diventano quindi uno strumento per raccontare la vera natura del luogo arricchendo i visitatori. Al tempo stesso, attraverso questo tour sarà possibile scoprire una Roma diversa che spesso non viene conosciuta e valorizzata. Open Stage è una startup innovativa che trasforma il concetto di artista di strada, rivoluzionando l’intrattenimento urbano. Attraverso un totem e una piattaforma digitale gli artisti potranno accedere a una serie di servizi digitali e non che rendono anche le performance di musica di strada innovative. Infatti, gli artisti possono accedere a informazioni sulle loro presentazioni, live streaming sui i canali di comunicazione e un’amplificazione della loro musica, tutto in un unico dispositivo. Al tempo stesso, la startup fornisce servizi alla pubblica amministrazione dando alla città la possibilità di abilitare specifiche aree, di controllare la sicurezza degli eventi in chiave innovativa e promuovere la cultura e artisti del territorio. Così il 5G, l’AI e le altre tecnologie si mettono quindi a disposizione della città favorendo un intrattenimento controllato e al tempo innovativo. La startup Switch ha sviluppato una piattaforma per l’analisi dei flussi nella città e l’ottimizzazione degli spostamenti. La prima applicazione riguarda il posizionamento delle colonnine elettriche nella città. Per migliorare l’esperienza di mobilità urbana è necessario che le colonnine siano posizionate dove sono più necessarie. Grazie ai modelli predittivi della startup sarà quindi possibile individuare un nuovo modello per il collocamento e fare delle predizioni sui luoghi migliori dove poter installare quest’importante infrastruttura. Grazie alla sperimentazione sarà quindi possibile individuare in maniera “scientifica” la migliore soluzione e sfruttare le tecnologie per un calcolo predittivo delle condotte dei city-user. Fifthingenium è una startup innovativa che sviluppa una serie di attività nell’ambito delle tecnologie emergenti e con applicazioni ai settori del turismo, dell’educazione e molti altri. Uno dei suoi progetti si chiama ART, una piattaforma – stile PowerPoint – dove poter creare in autonomia la propria esperienza in realtà aumentata o virtuale. Grazie a un’interfaccia user friendly e semplice da usare, gli utenti potranno creare un percorso in realtà aumentata fruibile sui i cellulari e su visori. La soluzione è innovativa poiché abilita anche utenti non esperti. Infatti, tutti possono sviluppare delle nuove esperienze immersive, che non richiedono neanche la creazione di materiali ad hoc – potendo utilizzare quelli già esistenti. Così facendo la piattaforma permette a diverse realtà di immaginare un nuovo modo di comunicare, che, attraverso la realtà aumentata, avvicina i fruitori permettendosi di immergersi nella esperienza. Il progetto sperimentale riguarda la rigenerazione urbane di Tor Bella Monaca. Due le sperimentazioni per la startup LotsofIdeaz. Per i musei: la prima applicazione del progetto interesserà i musei e gli spazi culturali di Roma Capitale. L’obiettivo è quello di creare un’esperienza nella quale il visitatore ha la possibilità di interagire con le opere e ricevere dai personaggi un “messaggio” in cui si raccontano. Sono così immaginabili dei nuovi itinerari interni che permettono di scoprire a fondo le opere e avviare un dialogo innovativo fra passato e presente. Per le biblioteche: la seconda sperimentazione riguarda le biblioteche, dove grazie a WhatsArt sono i libri a parlare. In questo caso si sta sviluppando una vera e propria Escape Room diffusa, dove attraverso una storia accattivante, i bambini/e potranno scoprire i servizi della biblioteca, nuovi libri e verranno stimolati alla lettura. Il servizio immaginato inizialmente per la biblioteca Flaminia, potrebbe essere “esportato” in tutte le biblioteche di Roma.

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