sabato, Maggio 4, 2024

Addio a Jane Birkin, leggenda del cinema. Cantò Je t’aime moi non plus

Èmorta all’età di 76 anni Jane Birkin, cantante e attrice britannica naturalizzata francese. Secondo le prime notizie, è stata trovata senza vita nella sua casa parigina. Aveva recentemente cancellato un tour per motivi di salute. “Sono sempre stata una grande ottimista, e mi rendo conto che ho ancora bisogno di un po’ di tempo per poter esibirmi di nuovo sul palco e con voi”, aveva scritto in un comunicato a maggio, annunciando la cancellazione dei suoi spettacoli. Nel 2021 aveva avuto un leggero ictus da cui si era ripresa rapidamente. Nello stesso anno, la figlia Charlotte Gainsbourg le aveva dedicato il documentario “Jane by Charlotte”. Nata a Londra nel 1946, Jane Birkin si era trasferita in Francia alla fine degli anni ‘60. Dopo un primo matrimonio con il compositore John Barry, dal quale aveva avuto una figlia Kate, morta nel 2013, incontrò Serge Gainsbourg. Insieme formarono la coppia più iconica e scandalosa degli anni ’70, anche grazie all’indimenticabile duetto del 1969 “Je t’aime… moi non plus”. Dalla loro unione nacque la figlia Charlotte. Dopo la rottura con Gainsbourg, nel 1980 si era legata al regista Jacques Doillon, da cui aveva avuto la figlia Lou Doillon. Icona trasversale, cantante, ma anche attrice, sceneggiatrice e regista, Jane Birkin ha recitato in molti film, come ‘La Piscina’ con Alain Delon, ‘Una donna come me’ (1973) di Roger Vadim con Brigitte Bardot o ‘La Fille prodigue’ con Michel Piccoli, e si era cimentata anche a teatro. Tra i film cult, Blow up, il capolavoro di Michelangelo Antonioni del 1966 sulla Swinging London, che la fa conoscere al grande pubblico. Ma anche la versione cinematografica della hit di Gainsbourg, da lui stesso trasformata per il grande schermo in una pellicola interpretata dalla moglie. Poi i gialli, da Assassino sul Nilo (1978) a Delitto sotto il sole (1982). Era il 9 ottobre 1969 e per la prima volta la storica trasmissione della BBC “Top of the Pops” si rifiutò di mandare in onda il successo numero uno di quella settimana: “Je T’Aime Moi Non Plus,” di Serge Gainsbourg cantata da Jane Birkin, voci suadenti con gemiti e sospiri che ne decretarono il successo mondiale. Scritta l’anno prima quando il cantautore francese aveva una relazione con Brigitte Bardot, la versione cantata da quest’ultima rimase nel cassetto fino al 1986. Nel 1969 Gainsbourg la incise con la nuova fiamma e incontrò immediatamente il grande successo di pubblico e la più bigotta censura: anche in Italia ne fu vietata la vendita. Porta il nome, anzi il cognome dell’attrice, la borsa “must have” di Hermès, accessorio per pochi, a lei dedicata. Fu la stessa Jane Birkin a raccontare come andarono le cose. Sembra che nel 1984, durante un volo da Parigi a Londra, dove viaggiava anche Jean-Louis Dumas, lo stilista della casa di moda, lei aprì la sua borsa di Hermès dalla quale cadde una moltitudine di fogli e appunti. Dumas allora prese la borsa e gliela restituì qualche settimana dopo, con l’aggiunta di una tasca (che da allora divenne standard). In seguito, ne fu realizzato un prototipo apposta per l’attrice, ribattezzato “Birkin”. La borsa, nella cultura popolare, è diventata simbolo di lusso visti anche i tempi di attesa per averne una su ordinazione. Più volte l’attrice ha detto che l’oggetto la superava di gran lunga in fama, fino a “sconfessarla” nel 2015 dopo essere stata avvisata delle pratiche crudeli subite dai coccodrilli durante la loro macellazione per la produzione delle borse. In risposta alle su dichiarazioni la casa di moda fece sapere di aver implementato i controlli negli allevamenti.

Articoli correlati

Ultimi articoli