sabato, Maggio 25, 2024

Spunta un’antenna di telefonia in via dei Ciliegi all’Olmetto di Ladispoli

La desolata frazione della lottizzazione Olmetto torna alla ribalta, purtroppo, solo per i problemi che la affliggono come allagamenti invernali, furti, abbandono e degrado e, detto con dispiacere, non sfugge neanche alle polemiche sull’installazione di una ulteriore antenna di telefonia mobile. Alcuni residenti infatti segnalano i lavori di perimetrazione per l’imminente installazione di una nuova antenna 5G dopo quella installata a 150 metri di distanza, di cui si era già parlato tempo fa. Quello delle antenne è un tema molto discusso e vanno tenuta in considerazione le tante segnalazioni dei cittadini.Le telecomunicazioni sono ormai una infrastruttura indispensabile come e più di strade e ferrovie, ma anche la salute, la serenità ed il rispetto dei cittadini è importante. Da qui la segnalazione che arriva da Olmetto, in via dei Ciliegi. Il proprietario di un terreno agricolo, che però non abita in zona, ha concesso il terreno per installare una antenna mobile, con possibile – se non probabile – compenso economico. Ne ha diritto ma, pur potendo scegliere nei suoi due ettari di campo, concede proprio il terreno a meno di dieci metri dal confine della lottizzazione Olmetto e a poche decine di metri da case esistenti e già abitate senza contare che molte altre lo saranno quando il Piano di Lottizzazione sarà attuato. La scelta è chiaramente infelice, sia per le emissioni che per il fatto che l’antenna, alta oltre 30 metri laddove si dovesse riscontrare un cedimento, cadrebbe sulle teste dei lottisti. Tutto ciò solo per risparmiare poche decine di metri cavo elettrico di alimentazione dalla cabina adiacente (fra l’altro con lo stesso problema: infatti se cadesse un discoide dell’antenna, tutta la zona rimarrebbe senza corrente o verrebbe interrotta la strada). Poi c’è la questione emissioni. Le potenze massime sono imposte dalla legge nazionale ma hanno due parametri diversi per le antenne in sito rurale e per quelle in ambiente urbano. La prima domanda è: per quale potenza sarà tarata l’antenna? Perché si trova in terreno agricolo per pochi metri, ma adiacente ad un’area già residenziale ed in parte abitata permanentemente, quindi chi si lamenta ha ragione e vanta fondatissimi motivi tutti basati sulla assoluta mancanza di trasparenza e chiarezza e sulla giungla dovuta ad un piano di regolamentazione comunale. Inoltre bisogna ricordare che comunque l’installazione deve rispettare i criteri di qualità previsti dalla legge 36/2001 a tutela della salute ma anche del paesaggio e dell’ambiente fatto non banale visto che si è in agro romano tutelato e a 400metri dal Bosco di Palo. Tutti argomenti molto seri che più volte è stato chiesto che venissero affrontati in sede di consiglio comunale definendo un Piano delle Telecomunicazioni per evitare un approccio selvaggio, soprattutto perché interessa la salute dei cittadini.

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