“So per certo che con la strage di Bologna non c’entrano nulla Fioravanti, Mambro e Ciavardini”. Le parole sui social di Marcello De Angelis, responsabile della Comunicazione istituzionale della Regione hanno scatenato polemiche e richieste di dimissioni. E dopo circa 24 ore arrivano a commentarle le parole del presidente della Regione Francesco Rocca. “De Angelis ha parlato a titolo personale, mosso da una storia personale che lo ha segnato profondamente e nella quale ha perso affetti importanti”, dice il governatore in una nota. E aggiunge inoltre che De Angelis, ex di Terza Posizione, non è il suo portavoce. Per ora resterà al suo posto. “Valuterò con attenzione nei prossimi giorni il da farsi, solo dopo averlo incontrato”, spiega Rocca, che aggiunge la sua personale posizione sulla strage di Bologna. “Sono convinto che chi rappresenta le Istituzioni abbia il dovere di denunciare, in prima battuta, l’orrore per il gesto e rispettare il dolore delle vittime, esprimendo solidarietà ai familiari e condannando la violenza. Cosa che – aggiunge Rocca – come ogni anno anche in altre vesti, ho fatto sentitamente e non per circostanza.” E tuttavia il governatore tiene anche a precisare che “il rispetto per le sentenze non esime dalla capacità e volontà di ricerca continua della verità, specialmente su una stagione torbida dove gli interessi di servizi segreti, apparati deviati e mafia si sono incontrati. ”Le parole di De Angelis hanno suscitato dure reazioni tra le forze politiche di opposizione. “Ignobile il tentativo di riscrivere la storia” dichiara la segretaria dem Elly Schlein che chiede le dimissioni di De Angelis. Parla di parole vergognose il capogruppo del movimento 5 stelle alla Camera Francesco Silvestri: “È inaccettabile – dichiara – che qualcuno continui a negare la matrice neofascista della strage.” Dimissioni immediate sono necessarie anche per il leader di Azione Carlo Calenda. Difende invece De Angelis l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno che in merito al post scrive: il coraggio di Marcello De Angelis.
