E’durato un paio d’ore il vertice tecnico convocato dal ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci, dopo gli incidenti che sono avvenuti negli ultimi mesi in piscine private e aperte al pubblico, alcuni anche mortali, come quello alle Terme di Cretone ad agosto, dove ha perso la vita un bambino di 8 anni. Sul tavolo, lo stato attuale della normativa in materia di sicurezza nelle piscine Al vertice, che si e’ tenuto al ministero, hanno partecipato il capo dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio, il presidente della Federazione italiana nuoto Paolo Barelli, il presidente dell’Assopiscine Ferruccio Alessandria, il contrammiraglio Massimo Seno del Comando Guardia costiera, Ivano Pelosin, dell’Ente di normazione di Assopiscine, i rappresentanti giuridici dei ministeri della Sanita’ e delle Infrastrutture, Pasqualino Rossi e Valentina Pucci. Si tratta di misure finalizzate – spiega Musumeci – a contrastare i rischi di annegamento cui, come i dati statistici confermano, sono esposti gli utilizzatori delle piscine, in particolare i bambini. Troppi incidenti si sono registrati nell’ultimo decennio: serve un piu’ alto livello di vigilanza da parte dei proprietari di piscine quando in acqua ci sono bambini. Mai perderli di vista”.