Quiz ripetuti tra le sessioni di aprile e luglio, una banca dati venduta nel web per somme che oscillavano tra i 20 e i 50 euro, chat sui social per condividere le domande a pagamento. Sono alcune delle irregolarità che avrebbero caratterizzato i nuovi test d’accesso a medicina, odontoiatria e veterinaria. 18mila posti a livello nazionale per 80mila candidati. a denunciarlo è uno studio legale che ha presentato un esposto alla procura della repubblica di Roma, competente sulla procedura ministeriale. Lunedì verrà presentata anche un’istanza al Tar per chiedere l’annullamento della prova. “Dai nostri accertamenti – dichiara l’avvocato Francesco Leone – il test è stato falsato, abbiamo già centinaia di candidati che vogliono presentare ricorso”.
Lo studio ha raccolto circa 100 testimonianze audio di persone che hanno ottenuto le informazioni dalle scuole di preparazione.
