martedì, Ottobre 3, 2023

Stragi Bruxelles, terroristi condannati a 20 e 30 anni

La Corte d’assise speciale di Bruxelles ha condannato rispettivamente a 20 e 30 anni di reclusione Salah Abdeslam e Mohamed Abrini, giudicati colpevoli per gli attacchi terroristici del 22 marzo 2016 nella capitale belga. La sentenza è stata pronunciata dalla presidente della Corte d’assise, Laurence Massart. Per gli altri sei imputati giudicati colpevoli a luglio, quattro di omicidio in contesto terroristico e due di partecipazione terroristica, le pene sono: ergastolo per Oussama Atar in contumacia (perché morto), Osama Krayem e Bilal El Makhoukhi; 20 anni per Sofien Ayari e Ali El Haddad Asufi; 10 anni per Hervé Bayingana-Muhirwa. Il 22 marzo 2016 due uomini si fecero esplodere nella sala partenze dell’aeroporto di Zaventem e un terzo terrorista, un’ora dopo, su un treno della metropolitana alla stazione di Maelbeek. Morirono 32 persone e i feriti furono oltre 300. Tre successive morti, considerate collegate alle esplosioni hanno portato poi il bilancio definitivo a 35, a cui si aggiungono i tre terroristi suicidi. Salah Abdeslam ha sempre negato il suo coinvolgimento, sostenendo che il giorno degli eventi si trovava in carcere dopo essere stato arrestato il 18 marzo 2016 a Molenbeek. L’uomo, 34 anni, è stato comunque considerato coinvolto negli attentati perché ha condiviso la vita dei membri della cellula, a Bruxelles dopo gli attentati di Parigi, e ha fornito “assistenza indispensabile” agli attacchi suicidi.

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