martedì, Maggio 7, 2024

Calcio, la Lazio pareggia 1-1 con l’Atletico Madrid

La Champions League della Lazio inizia con un incredibile pareggio all’ultimo respiro. Nel primo turno del Gruppo E tra la squadra di Maurizio Sarri e l’Atletico Madrid finisce 1-1 al termine di una partita tirata ed equilibrata contro l’avversario più ostico del girone. All’Olimpico l’uomo del match è Provedel. Dopo il gol di Barrios (29′) nel primo tempo con la complicità di una deviazione di Kamada, ci pensa infatti il portiere biancoceleste nel recupero a rimettere tutto in equilibrio al 95′ di testa su perfetto assist di Luis Alberto. La Lazio ringrazia Provedel e limita i danni contro l’Atletico. All’Olimpico ci pensa l’estremo difensore biancoleste a pareggiare i conti all’ultimo respiro e a portare a casa un punto pesante contro la favorita del girone. Una zuccata provvidenziale, che concretizza una partita giocata bene a larghi tratti, ma con poca precisione negli ultimi metri. Tutto con il Feyenoord che non ha fatto sconti al Celtic nell’altra partita del girone. Al “da Kuip”, infatti, gli olandesi si sono imposti per 2-0 grazie alle reti di Stengs e Jananbakhsh con in mezzo anche un rigore sbagliato da Igor Paixao. Risultato che piazza la squadra di Slot momentaneamente in testa al gruppo in attesa dei prossimi incroci e di una Lazio più “cattiva” sottoporta. A caccia di equilibrio e solidità, all’Olimpico per la prima uscita stagionale in Champions Sarri preferisce ancora Kamada a Guendouzi e sostituisce Cataldi, Casale e Hysaj con Vecino, Patric e Pellegrini. Davanti invece spazio al solito tridente Felipe Anderson-Immobile-Zaccagni con Luis Alberto a supporto. Scelte che fanno un po’ il paio con quelle di Simeone, che si presenta all’Olimpico con una squadra molto coperta nonostante la presenza di Witsel sulla linea dei difensori e il tandem Morata-Griezmann in attacco. Come da copione, in avvio è la Lazio a cercare il possesso e la manovra ragionata, l’Atletico invece serra le linee, rompe il gioco e riparte. A ritmi blandi, l’inizio del match si gioca soprattutto sugli esterni con Molina e Lino a “battagliare” con Pellegrini e Marusic. Ma la gara resta bloccata. Il primo squillo arriva intorno al quarto d’ora di gioco da una grande verticalizzazione di Vecino per Immobile, ma Witsel e Oblak sono attenti e l’azione sfuma. Occasione che aumenta i giri degli uomini di Sarri e accende il match. Da una parte Kamada calcia debolmente dal limite, Romagnoli non trova la porta di testa da buona posizione e Oblak respinge una punizione di Luis Alberto. Dall’altra Griezmann invece fa tutto bene in ripartenza, ma poi sbaglia clamorosamente a calciare davanti a Provedel e spreca una grande chance per andare in vantaggio. Alta e aggressiva, la Lazio aggredisce i portatori spagnoli, attacca con tanti uomini e spinge. Ma sono gli ospiti ad andare in vantaggio a sorpresa. Dopo un destro al volo di Luis Alberto fuori di poco, sugli sviluppi dell’ennesima ripartenza dei Colchoneros, Kamada devia alle spalle di Provedel un tiro dal limite di Barrios. Gol che sblocca il match, punisce la Lazio proprio nel suo momento migliore e dà fiducia agli spagnoli. In vantaggio e più “cattivi” nei contrasti, gli uomini di Simeone cercano il possesso per far passare i minuti e appena si aprono gli spazi provano ad andare velocemente in verticale. Tema tattico che insieme all’infortunio di Pellegrini chiude il primo tempo. La ripresa si apre con l’ingresso in campo di Gimenez al posto di Barrios e con l’avanzamento di Witsel. Mosse che cambiano la gara. Con più fisicità in difesa e qualità in mediana, l’Atletico fa girare con più precisione la palla e si difende cercando di gestire il match e controllare il risultato. Provedel blocca un destro di Witsel dal limite dopo una buona manovra dell’Atletico, poi con le squadre più lunghe piovono occasioni. Un colpo di testa di Immobile finisce alto, poi Vecino spara alto dal limite e Ciro fallisce clamorosamente davanti a Oblak dopo una rimessa sbagliata del portiere dell’Atletico. Errore che dall’altra parte fa invece Griezmann sugli sviluppi di una buona incursione di Llorente. A caccia di forze fresche e idee, Sarri toglie Felipe Anderson e Kamada e fa entrare Isaksen e Guendouzi. Cambi che danno più ritmo al match, ma che aprono anche gli spazi alle iniziative dei Colchoneros. Dopo una deviazione di Romagnoli, un destro di Morata si stampa sul palo. Poi Provedel vola su un tiro-cross velenoso di Griezmann e si ripete su un tiro ravvicinato di Lino. Dall’altra parte tocca invece a Oblak mostrare i suoi riflessi su un guizzo di Zaccagni. Lampi che innescano l’ultimo quarto d’ora del match. Simeone leva Witsel e Lino fa entrare Correa e Riquelme, Sarri toglie invece Vecino e Zaccagni e getta nella mischia Cataldi e Pedro. Sostituzioni che mescolano le carte e fanno saltare il banco. Nel finale la Lazio si riversa infatti nella metà campo dell’Atletico e i Colchoneros si arrendono all’ultimo secondo. A mettere la firma sul match ci pensa Provedel all’ultimo secondo deviando in rete di testa un perfetto assist di Luis Alberto e trasformandosi nell’eroe della serata. Una zuccata che pareggia i conti e salva la Lazio. 

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