venerdì, Maggio 17, 2024

Migranti, la garante dell’infanzia: “Si rispetti la presunzione di minore età”

Sul fronte migranti, nel caso di “minori stranieri non accompagnati” bisogna rispettare “il principio di presunzione di minore età all’arrivo in Italia”. Lo ha detto l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti, in occasione dell’illustrazione della relazione al Parlamento. “Non deve essere e non può essere toccata. Non è pensabile, non è accettabile che nei casi dubbi debba essere il minore a dimostrare a essere tale. È difficile e costoso procurarsi i documenti e per i rifugiati addirittura impossibile”.
Secondo Garlati a questi ragazzi va assicurato “nel più breve tempo possibile il primo colloquio” e la nomina “immediata del tutore volontario”.
“Non commentiamo bozze di legge che non abbiamo visto finora”. In generale la nostra posizione è che “la detenzione è una misura che può essere applicata solo in ultima istanza, quando non può essere applicata alcuna misura alternativa”, ha invece detto la portavoce della Commissione Ue Anitta Hipper in merito al nuovo decreto migranti del governo, che prevede appunto una stretta anche sui minori.
Migranti, governo: decreto non abroga presunzione minore età”E’ priva di qualunque fondamento la notizia riportata dal quotidiano La Repubblica, in merito alla quale è stata pubblicata anche un’intervista del Garante per l’infanzia, secondo cui nel nuovo decreto oggi all’attenzione del Consiglio dei ministri verrebbe abrogata la presunzione di minore età nei casi di dubbio”. E’ Quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi. “In tali casi infatti – spiega la nota – la presunzione (art.19-bis, comma 8, decr. leg.vo 142 del 2015) resta invariata: viene soltanto eccezionalmente accelerata, in presenza di flussi particolarmente ingenti, la procedura di accertamento, effettuata sotto controllo di garanzia dell’Autorità giudiziaria competente. Non è pertanto prevista alcuna inversione dell’onere della prova circa l’età del minore”.
“Si assiste con stupore – conclude Palazzo Chigi – alla continua diffusione di notizie non veritiere e anzi fortemente errate, dopo quella di ieri secondo cui sarebbe stato eliminato il diritto alla protezione delle donne in gravidanza, diritto che è stato invece esteso a tutte le donne. Ci si attenderebbe dagli organi di informazione una verifica puntuale, prima della diffusione di notizie in grande evidenza”.

Articoli correlati

Ultimi articoli