A Murcia, nel sud della Spagna, almeno 13 persone sono morte in seguito a un incendio scoppiato nella discoteca Teatre, attorno alle 6 di mattina. I corpi di 11 vittime sono stati estratti mentre altri due sono ancora sotto le macerie. Ci sono poi altre 15 persone che risultano disperse, secondo quanto riferito dalla polizia, anche se i soccorrittori sperano che alcuni di loro siano riusciti al lasciare il locale. Altre quattro persone sono rimaste intossicate dai fumi. Tutto lascia pensare che la causa del disastro possa essere stata un cortocircuito, tuttavia secondo i vigili del fuoco bisogna aspettare ulteriori esami per esserne certi. Pare che le fiamme si siano propagate nel piano terra e che poi abbiano provocato in poco tempo il crollo del soffitto sulle persone. Nella stessa discoteca scoppiò un incendio anche nel 2009: alcuni cavi della facciata presero fuoco, costringendo l’evacuazione del locale. Il Comune di Murcia ha allestito un’area nel Palazzetto dello Sport per i familiari e le persone colpite, che avranno a disposizione uno spazio con supporto psicologico e unità di emergenza specializzate. Intanto la regione di Murcia ha dichiarato tre giorni di lutto. “Mamma, ti amo. Andiamo a morire”. È quanto ha detto una ragazza che figura tra le vittime dell’incendio, in un audio diffuso sui social dal padre. L’audio è stato inviato alle 6 di mattina. Nella registrazione si sentono grida di paura e c’è chi chiede che si accendano le luci per potere uscire. Molti sopravvissuti, infatti, hanno raccontato che subito dopo lo scoppio dell’incendio è saltata la luce. Questa ragazza, di Caravaca de la Cruz, un centro della provincia, era andata in città con diversi amici. “Erano venuti qui perché da noi a Caravaca non ci sono discoteche; sono venuti all’alba. Era la seconda volta che veniva” ha raccontato il padre. “Il mio affetto e la mia solidarietà alle vittime e alle loro famiglie del tragico incendio accaduto questa mattina in una discoteca di Murcia. Ho appena comunicato al presidente della Regione di Murcia tutto il nostro sostegno e collaborazione. Grazie ai servizi di emergenza dispiegati sul territorio per il loro lavoro”. Lo ha scritto su X il
premier Pedro Sanchez.