giovedì, Gennaio 23, 2025

Medici senza frontiere: a Gaza “tremila feriti da gestire, impossibile evacuare”

“Il settore sanitario a Gaza sta per collassare. È imminente. Non so come faremo a gestire l’enorme numero di feriti, ne stiamo assistendo oltre 3mila. Nel nostro ospedale, nei giorni normali, la capacità massima è di 700 letti”. È un tono concitato quello del chirurgo ortopedico Nedal Abed, dall’ospedale Ospedale Al -Shifa di Gaza in un collegamento audio diffuso sul profilo Facebook di Medici Senza Frontiere. “Alcuni pazienti gravemente feriti sono al Pronto Soccorso in attesa di essere operati – specifica Abed – ma non abbiamo posto per ricoverarli. Purtroppo la maggior parte dei pazienti feriti sono civili, bambini e donne. Stiamo lavorando sotto forte pressione, abbiamo forniture mediche molto limitate, Msf ha messo a disposizione le scorte per il ministero della Sanità qui a Gaza”. “Chiaramente, non c’è elettricità e non si sa quanto carburante sia rimasto per far funzionare i generatori – prosegue il chirurgo -. È solo questione di tempo. Non ci sono luoghi sicuri all’esterno, qui in ospedale abbiamo più di 40mila civili che cercano un luogo sicuro. L’esercito israeliano ha richiesto l’evacuazione di tutti gli ospedali di Gaza, quest’ordine non è ragionevole perché più di 3mila pazienti feriti non possono essere evacuati in nessun luogo” “È sempre più insostenibile la situazione che sta affrontando la popolazione di Gaza, tra cui i nostri colleghi – è il messaggio dell’Ong che accompagna l’audio -. Alcuni di loro stanno continuando senza sosta a garantire assistenza medica alle persone malate, ai feriti e alle vittime dei bombardamenti nelle poche strutture mediche ancora funzionanti. È  solo questione di tempo prima che scorte mediche e carburante finiscano del tutto e gli ospedali smettano di funzionare”.

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