mercoledì, Maggio 15, 2024

Campi Flegrei, Musumeci: “Definita zona rossa per il rischio bradisismo, 85mila persone e 15mila edifici”

Sull’area dei Campi Flegrei “abbiamo definito la zona rossa legata al rischio bradisismo” ed è un’area che “coinvolge circa 85mila persone e 15mila edifici”. Lo ha annunciato il ministro per la protezione Civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi con i sindaci dell’area, i vertici di Ingv e commissione Grandi Rischi e il capo del Dipartimento di Protezione Civile, Fabrizio Curcio. “Continuiamo a lavorare per intensificare le esercitazioni di protezione civile e avviare nei prossimi giorni la ricognizione della vulnerabilità degli edifici pubblici e privati nell’area rossa”, ha continuato Musumeci, spiegando che la zona insiste su parte del comune di Pozzuoli, parte di Bacoli e parte della città metropolitana di Napoli, come la pianura di Posillipo. Il ministro ha poi annunciato il via libera al piano di comunicazione, che “sarà pronto il 27 novembre”. Il piano, che sarà redatto dalla Regione Campania in stretta collaborazione con la Protezione Civile, “dovrà coinvolgere la popolazione scolastica – ha concluso Musumeci -. In quell’area ci sono circa 125 istituti”. Sull’area dei Campi Flegrei, “la commissione Grandi Rischi ci ha comunicato che bisogna prepararsi all’eventuale necessità di passare rapidamente verso un livello di allerta superiore rispetto al giallo”. Così aveva già riferito Musumeci in audizione alla commissione Ambiente della Camera. “Occorre essere pronti – aveva sottolineato – a porre in essere le misure precauzionali qualora la situazione lo richiedesse, compreso il definito abbandono di quelle stesse aree qualora il manifestarsi dei fenomeni dovesse raggiungere intensità incompatibili con la permanenza delle comunità”. Musumeci aggiunge che “vivere e lavorare in un’area vulcanica attiva, come quella dei Campi Flegrei, o in un territorio esposto al rischio di alluvioni e frane, è una situazione che va sempre presa in considerazione, sempre, tenendo ferme alcune condizioni: evitare le aree a rischio immanenti o pericolose; conoscere il rischio con cui si sceglie di convivere per programmare e sviluppare la vita di famiglie e imprese in modo consapevole; realizzare gli interventi strutturali appropriati sapendo che possono ridurre ma non eliminare il rischio di danni anche gravi”.

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