La ‘staffetta dei diritti’, promossa dalla famiglia Cucchi e da diverse associazioni e sigle per ricordare il giovane geometra morto nell’ottobre 2009 in seguito al pestaggio in una caserma dei carabinieri della capitale, è terminata al Parco degli Acquedotti, davanti alla lapide che ricorda Stefano Cucchi. Una marcia che ha interessato alcune realtà del quadrante sud-est di Roma e che ha impegnato un gruppo di podisti, tra cui diversi ragazzi, che portando con loro la bandiera della pace hanno coperto un percorso di 22 km. “Grazie, per fortuna siamo ancora qui – ha detto Ilaria Cucchi – Una lunga corsa che sembra non avere mai fine. E’ un momento non banale perchè ci dà la forza per andare avanti e continuare in queste battaglie per i diritti umani”.
La staffetta è partita da largo Mengaroni, a Tor Bella Monaca, ed ha toccato zone come il parco Modesto Di Veglia al Quarticciolo, l’ex Snia al Prenestino, la scuola Pisacane, al Pigneto, la zona di Tor Pignattara, la realtà sociale e di accoglienza per le donne abusate Lucha y Siesta (realtà oggi a rischio sfratto) e infine il Parco degli Acquedotti, dove si è svolta un’assemblea pubblica con testimonianze e interventi.
