
Non c’è ancora alcun accordo fra Israele e Hamas sugli ostaggi ma “continuiamo a lavorare duro per arrivarci”. Lo afferma la Casa Bianca, commentando le indiscrezioni del Washington Post. La Casa Bianca ha smentito le notizie di un accordo mediato dagli Stati Uniti tra Israele e Hamas che potrebbe condurre alla liberazione di decine di donne e bambini tenuti in ostaggio a Gaza in cambio di una pausa di cinque giorni nei combattimenti. “Non abbiamo ancora raggiunto un accordo, ma continuiamo a lavorare duro per arrivarci”, ha detto la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, Adrienne Watson, su X. Israele, Hamas e Stati Uniti sono vicine a un accordo preliminare per la liberazione di decine di donne e bambini ostaggi a Gaza in cambio di cinque giorni di pausa nei combattimenti. Lo riporta il Washington Post citando alcune fonti, secondo le quali il rilascio degli ostaggi dovrebbe iniziare nei prossimi giorni. In base all’accordo, contenuto in sei pagine, tutte le parti si impegnano a congelare le operazioni di combattimento per almeno cinque giorni mentre 50 o più ostaggi vengono rilasciati in gruppi ogni 24 ore. La sorveglianza aerea monitorerà i movimenti sul terreno. All’ospedale di al-Shifa di Gaza sono rimasti 291 pazienti e 25 operatori sanitari, per i quali l’Oms sta studiando un piano di evacuazione immediata e totale. L’organizzazione ha effettuato una missione presso la struttura, da giorni bersaglio di raid dell’esercito israeliano, definendolo ormai una “zona di morte”. Il ministero degli Esteri iraniano “ha condannato fermamente il brutale crimine commesso dall’occupazione israeliana nelle scuole Al-Fakhoura e Tal Al-Zaatar” a Gaza. Lo riporta Al Jazeera. Secondo Teheran, “l’occupazione sta commettendo crimini di guerra e un genocidio a Gaza e in Cisgiordania alla luce dell’inazione internazionale”.