sabato, Maggio 25, 2024

Dona duemila libri da Catania a Udine, lo scrittore Nicola Pesce: “La mia missione per diffondere cultura”

Babbo Natale, quest’anno, è arrivato con largo anticipo per duecento punti di bookcrossing di tutta Italia, postazioni, cioè, pubbliche o private, dove tutti possono prendere libri da leggere e lasciarne di altri, dando vita così a una catena ininterrotta di lettori e lettura. E questa volta Babbo Natale ha le fattezze di Nicola Pesce, (“Il nome è proprio quello di Santa Claus”, scherza), 39 anni di Salerno, scrittore e anche editore indipendente (“Lo sono dall’età di 16 anni, ho il primato di essere stato il più giovane della storia”, ricorda). Sul suo sito ufficiale si presenta poeticamente così, riferendosi anche alla sua sindrome: “Sono uno scrittore, ma soprattutto un lettore. Asperger e gentiluomo, innamorato della vita lenta e delle piccole cose”. A Tgcom24 ecco l’ultima che arriva come una bella favola di Natale. “Non so se sono grandi imprese le mie, come questa dei duemila libri donati in tutta Italia, da Acireale (Catania) a Udine, per riempire ex cabine telefoniche, postazioni nelle sale d’attesa di Asl e uffici pubblici, casette in piazza e nei boschi. Persino tronchi d’albero. In realtà ho una missione ed è diffondere ogni giorno gentilezza e amore per la cultura, rarità di questi tempi. Ma ciò mi è possibile solo grazie ai miei lettori, sempre pronti a mettersi in gioco con me”. “A ottobre ho trovato una ex cabina telefonica piena di libri in un insospettabile paesino, Sant’Agata di Puglia (Foggia). Sono entrato subito e ho letto tutti i titoli, un po’ per curiosità, un po’ perché se nelle mie giornate non c’è un’ora fra i libri mi sento strano. Avrei voluto prendere un volume ma non ne avevo un altro con me per contraccambiare, come si fa nelle postazioni di bookcrossing. Poi mi sono ricordato proprio di un punto di bookcrossing che avevano messo in una città vicino a dove abito: libri nel tronco di un albero, ma tre giorni dopo qualcuno diede fuoco all’albero e ai libri. Siccome non voglio trovarmi mai più nella situazione di non poter prendere un libro da una cabina, da un tronco d’albero, da uno scaffale per strada, ho deciso lì per lì di donare mille libri entro fine 2023 a tutti i punti di scambio libri che posso, in Italia, a mie spese. ‘Così starò un po’ a credito’, la mia idea, e, allo stesso tempo, do una mano alla cultura, come faccio quotidianamente attraverso diverse attività promosse sui social”. “Sì, il giorno stesso racconto questa storia sul mio profilo Facebook e lancio un appello esponendo l’idea. ‘Facciamo così – scrivo – i libri ce li metto io. La spedizione ce la metto io. Voi ci dovete mettere solo una cosa: qualche minuto del vostro tempo. Siete in missione: se nella vostra città trovate un punto di bookcrossing dove stanno poggiati i libri e chi vuole può prenderli, fategli una foto e contattatemi. Mandatemi la foto e ditemi dove spedirvi una ventina di libri. Sarete voi a portarli lì: siamo in missione per conto della cultura!’. Quasi ottomila le condivisioni del post e oltre duemila i commenti: le adesioni sono state a tal punto istantanee e numerose che ho portato subito il mio stanziamento a duemila libri. A oggi, 200 punti di bookcrossing hanno già ricevuto 10 libri ciascuno”.

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