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Volontariato al centro: riflessioni e punti di vista degli alunni dell’IC Giovanni Cena

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Il 5/12/23, in occasione della ventesima edizione della giornata del volontariato, ci siamo recati al Granarone per il Convegno organizzato da Scuolambiente e Avo Ladispoli, per conoscere le numerose associazioni che operano nel territorio in svariati ambiti: assistenza sanitaria e ospedaliera, ai disabili, agli anziani e alle persone sole o con disagio economico, ai bambini in Africa; alla tutela degli animali, del patrimonio ambientale, storico, artistico e culturale e del paesaggio. Ciascuna organizzazione ha presentato le proprie attività e si è resa disponibile a rispondere alle domande e alle curiosità di noi ragazzi. I rappresentanti delle associazioni ci hanno spiegato che alla base del volontariato c’è il principio della solidarietà, un principio previsto anche dalla Costituzione italiana, in base al quale si deve prestare aiuto e dare sostegno a coloro che si trovano in difficoltà o in stato di bisogno. Il volontario si impegna per una causa, mettendosi al servizio degli altri, senza ricevere un pagamento materiale, ma solo per una soddisfazione personale e una gratificazione emotiva. Per fare il volontario occorre avere dei requisiti e delle competenze: l’empatia, cioè la capacità di immedesimarsi nei panni dell’altro, di capirne lo stato d’animo e le esigenze; la gentilezza, per riuscire ad entrare in sintonia e creare un rapporto di collaborazione e fiducia con coloro che si vuole aiutare; la conoscenza delle leggi e delle normative vigenti nei diversi ambiti, per operare in modo efficace e reperire gli strumenti più opportuni a perseguire lo scopo prefissato. Una cosa importante che abbiamo capito è che le persone, quando hanno un obiettivo comune, possono associarsi perché, unendo le proprie forze, si lavora meglio e si è in grado di superare molti ostacoli, raggiungendo risultati più soddisfacenti. Ci è stato testimoniato che fare volontariato, non fa bene solo a chi lo riceve, ma anche a chi lo fa, perché consente di aprire i propri orizzonti, di conoscere altre realtà e nuovi punti di vista, di acquisire una formazione, conoscenze e competenze utili nella vita. A tal proposito, il signor Massimiliano Venturi, del CSV (Centro Servizi per il Volontariato) ha parlato del servizio civile come opportunità di crescita personale e professionale per i giovani che abbiano compiuto i 18 anni. Un momento particolarmente significativo è stato quando la signora Beatrice (Presidente di Scuolambiente) ha chiamato sul palco i nostri compagni dell’IC Cena, che hanno recentemente partecipato alla raccolta per la colletta alimentare, raccogliendo cibo destinato alle persone povere e bisognose: Giuseppe, Rachele, Maya, Samuele, Leonardo, Federico, Irene, Olimpia, sono stati concordi nel dire di aver vissuto una bellissima esperienza e di essersi sentiti soddisfatti per i risultati ottenuti. Tornati in classe abbiamo continuato a confrontarci e a parlare di volontariato esprimendo i nostri punti di vista.

DANIELA: “Personalmente, ritengo che il volontariato sia un’esperienza che lascia un segno indelebile nella vita di ogni persona. Fare volontariato ed aiutare chi è meno fortunato di noi ci insegna ad essere grati per le comodità a cui siamo abituati e a capire quali siano le cose che contano davvero nella vita. Ci permette, inoltre, di avere una visione del mondo meno superficiale e di sviluppare un forte senso di empatia nei confronti delle altre persone. L’associazione che mi ha maggiormente colpito è l’AVO, ovvero i volontari ospedalieri. Credo sia davvero fondamentale per una persona che sta soffrendo in ospedale ricevere un sostegno, una parola di conforto od anche semplicemente un sorriso da parte dei volontari. Infatti, il compito dei volontari ospedalieri è occuparsi della persona e non della sua malattia, rendere più umano il suo percorso ospedaliero, ascoltarla, farle compagnia, essere la mano da stringere che trasmette calore, comprensione ed aiuto”.

MARTA: “Penso che fare volontariato sia una cosa bellissima e che aiutare le persone in difficoltà faccia sentire bene anche coloro che lo fanno. Tutte le attività svolte dalle associazioni che abbiamo conosciuto sono utili per garantire un po’ di benessere a chi ne ha bisogno. L’attività che più mi ha interessato è stata quella dei volontari che sono andati in Africa, nel paese più povero del mondo, il Burkina Faso, per istituire un centro dove poter prendere l’acqua senza dover più fare molti chilometri a piedi”.

FEDERICO: “Ho capito che volontariato significa usare una parte del proprio tempo libero a favore degli altri senza nulla in cambio se non stare bene con sé stessi. Tra le tante associazioni che abbiamo sentito quella che maggiormente mi ha interessato è quella che si occupa delle persone con disabilità, perché vorrei che anche loro, si sentissero sempre di più parte di questo mondo, senza differenze e ostacoli, come purtroppo alcune volte sento in televisione che succede. Dopo questo incontro, mi sono reso conto che mi piacerebbe, quando sarò un po’ più grande, aiutare le persone che hanno bisogno”.

FLAVIO: “Chi fa volontariato ha grosse gratificazioni e un animo sensibile nell’aiutare il prossimo. Dopo aver ascoltato le varie persone parlare delle attività che svolgono, ho pensato che anche io in futuro vorrei poter contribuire a queste associazioni. Quella che più mi ha colpito è l’AVO che offre sostegno ai malati ricoverati in ospedale, fa divertire le persone che sono giù di morale per via del loro stato di salute aiutandoli a combattere la propria sofferenza”.

BENEDETTA: “Per fare volontariato è necessario essere felici in modo da far sentire meglio gli altri. Le associazioni che abbiamo conosciuto sono tutte molto importanti per chi ne ha bisogno.
L’attività che mi ha interessato di più è stata quella in cui i volontari vanno a fare visita in ospedale a chi è malato per portare un po’ di felicità e serenità”.

GIULIA: “Il volontariato è un’attività che viene svolta non a scopo di denaro, è molto importante perché aiuta sia le persone che gli animali più bisognosi e più deboli nella nostra società. Fare volontariato significa dare qualcosa senza ricevere nulla in cambio, dedicando parte del proprio tempo ad aiutare gli altri, con amore. Fra le varie associazioni che abbiamo conosciuto, l’attività che mi ha interessato di più è quella riguardante gli animali in difficoltà. I volontari di Dammi la Zampa si impegnano a togliere gli animali dalla strada e dai canili, cercando una famiglia chi si prenda cura di loro”.

GABRIELE: “Io vorrei occuparmi delle persone anziane per proteggerle da chi può far loro del male. Aiutare chi non ha nessuno, farlo parlare e divertire un po’per non farlo sentire solo. L’associazione che si chiama AUSER, si occupa dei bisogni materiali e psicologici degli anziani. Una delle loro iniziative è stata metterli in contatto con dei giovani, i quali si comportano un po’ come se fossero i nipoti e insegnano ai “nonni” ad usare il PC o la tecnologia”. Visto che molti di noi possiedono degli animali, ci ha particolarmente interessato l’attività dell’associazione Dammi la Zampa che si occupa di proteggere soprattutto cani e gatti, specialmente quelli abbandonati, provvedendo ai loro fabbisogni e cercando di dare loro una casa o un luogo sicuro e confortevole in cui stare. Ci è stato spiegato che è fondamentale microcippare i nostri animali per garantire loro la sicurezza e per evitare delle multe.

MARTINA: “A me è piaciuta molto “Dammi la zampa “ perché aiuta gli animali e fa capire che non solo gli uomini hanno bisogno di aiuto. La maggior parte delle volte siamo noi che procuriamo danni agli altri esseri viventi e aiutandoli loro capiscono che ci si può fidare di alcuni umani. Infatti gli animali hanno le nostre stesse disabilità, ma la differenza è che l’uomo ci fa capire le sue necessità, l’animale no, quindi, bisogna starci più attenti”. Con l’associazione LIBERA contro le Mafie, abbiamo trattato il tema della legalità e della lotta alla criminalità organizzata di stampo mafioso. Ci è stato chiesto come si può combattere la Mafia? Noi ancora non siamo molto preparati su questo argomento, ma sappiamo che molte persone sono morte per difendere lo Stato, tra queste: Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, e pensiamo che sia utile parlarne con chi conosce bene questo fenomeno, così forse riusciremo a contrastarlo. 

MATTEO: “Questa Associazione serve a sollecitare la società civile a capire che impegnandosi è possibile sconfiggere l’illegalità”. L’associazione GAR, si occupa di far conoscere e di valorizzare il nostro patrimonio storico-archeologico. Speriamo di avere presto l’occasione di incontrarli e di scoprire cose nuove del nostro territorio. In conclusione: il mondo del volontariato è vastissimo e ognuno può trovare un ambito in cui esprimere la propria solidarietà, il proprio modo di essere e i propri interessi, mettendosi al servizio della collettività, delle persone, dell’ambiente e del patrimonio storico, culturale e artistico. Per noi giovani, oltre ad essere un’opportunità per crescere umanamente, è anche un modo per sviluppare importanti competenze di vita, per imparare a collaborare e a lavorare con gli altri, ad organizzarci e a comprendere il mondo che ci circonda. Ricordiamoci che, anche un piccolo gesto può significare molto per chi lo riceve e se riusciremo ad alleviare il disagio di una persona o di un altro essere vivente, a promuovere la legalità e la correttezza e a proteggere l’ambiente, il mondo sarà un posto migliore e anche noi ci sentiremo più felici.

Classi: 2A, 2B, 2C – IC Cena Cerveteri

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