venerdì, Maggio 17, 2024

Caso pandoro, Chiara Ferragni e l’a.d. di Balocco indagati a Milano per truffa 

Chiara Ferragni è indagata per truffa aggravata nell’ambito dell’indagine della Procura di Milano con al centro il caso del pandoro ‘Pink Christmas’ prodotto dalla Balocco. L’iscrizione è stata decisa dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco. “Piena fiducia nella magistratura”, questo il primo commento dell’influencer. Indagata anche Alessandra Balocco sempre per truffa aggravata. La relazione depositata dalla Guardia di finanza in Procura a Milano ha modificato la prospettiva accusatoria dell’indagine sul cosiddetto “pandoro-gate” da frode in commercio a truffa. Decisive una serie di mail valorizzate nelle carte acquisite negli uffici dell’Antitrust. Le Fiamme Gialle hanno acquisito documenti nella sede della Balocco a Cuneo. Ferragni potrebbe essere convocata a breve dalla procura di Milano per essere sentita sul caso. Gli inquirenti intendono, infatti, ascoltare la versione dei fatti di tutti i protagonisti della vicenda. Gli investigatori della Gdf hanno depositato una prima annotazione, alla quale seguirà anche una serie di allegati, al procuratore aggiunto Eugenio Fusco. Un’informativa che riguarda il caso del pandoro, vicenda che ha già portato a una maxi multa per l’imprenditrice e per l’azienda di Cuneo, che ha prodotto il dolce natalizio “Pink Christmas”, per pubblicità ingannevole in materia di beneficenza.Gli inquirenti milanesi hanno valutato la nuova prospettiva offerta proprio dall’annotazione della Gdf che valorizza in particolare alcune email, già acquisite dall’Autorità Garante della Concorrenza, che sono state scambiate per programmare la campagna di promozione del pandoro. Per questo è stato ipotizzato il reato di truffa e sono arrivate le prime iscrizioni nel registro degli indagati. I titolari dell’inchiesta hanno valutato i temi del presunto profitto illecito e del danno, in questo caso ai consumatori, elementi necessari per ipotizzare il reato di truffa. Nel frattempo alcune Procure, che nei giorni scorsi hanno aperto analoghi fascicoli senza ipotesi di reato né indagati, hanno contattato i pm milanesi annunciando che trasmetteranno gli atti nel capoluogo lombardo. Tra l’altro nell’inchiesta milanese, dopo il capitolo del pandoro della Balocco ma anche delle uova di Pasqua prodotte da Dolci Preziosi, verranno analizzati casi simili nei quali la vendita del prodotto di turno con la griffe Ferragni è stata proposta dall’influencer con scopi solidali. Tra questi dovrebbe esserci anche quello relativo alla bambola Trudi, di cui si è parlato nei giorni scorsi. “Sono serena perché ho sempre agito in buona fede e sono certa che ciò emergerà dalle indagini in corso. Ho piena fiducia nell’attività della magistratura e con i miei legali mi sono messa subito a disposizione per collaborare e chiarire ogni dettaglio di quanto accaduto nel più breve tempo possibile”. Così in una nota Chiara Ferragni dopo l’iscrizione nel registro degli indagati da parte della Procura.

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