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Gaza, i parenti degli ostaggi vogliono bloccare gli aiuti umanitari al valico di Kerem Shalom

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Parenti degli ostaggi israeliani a Gaza sono diretti al valico di Kerem Shalom con la Striscia con l’intenzione di bloccare il posto da dove giornalmente entrano aiuti umanitari per la popolazione dell’enclave palestinese. L’azione, secondo i media, è in protesta contro Hamas che impedisce alla Croce Rossa di visitare gli ostaggi, di rendersi conto delle loro condizioni e fornirgli aiuto medico e umanitario. Il dipartimento di Stato americano afferma che il segretario di Stato Antony Blinken ha parlato con il nuovo coordinatore delle Nazioni Unite per gli aiuti umanitari e la ricostruzione nella Striscia di Gaza. Secondo il Dipartimento di Stato, Blinken e Sigrid Kaag hanno chiesto di “rafforzare il meccanismo di coordinamento per fornire assistenza umanitaria ai civili a Gaza e facilitare l’assistenza alla parte settentrionale della Striscia di Gaza per consentire il ritorno degli sfollati”. Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, è arrivato lunedì sera in Israele. Martedì mattina dovrebbe incontrare il presidente israeliano Isaac Herzog e più tardi il ministro degli Esteri Israel Katz, il primo ministro Benjamin Netanyahu e il gabinetto di guerra. Lo riferisce Haaretz. L’esercito israeliano ha annunciato la morte di altri 4 soldati uccisi in combattimento nel centro e nel sud di Gaza. Si tratta di Roi Tal (19 anni), dei riservisti David Schwartz (26 anni), Yakir Hexter (26) e Gavriel Bloom (27 anni). Il bilancio dei soldati morti dall’avvio dell’operazione nella Striscia e’ ora di 180.

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