lunedì, Aprile 29, 2024

Roma-Verona 2-1, buona la prima di De Rossi in panchina

Comincia nel migliore dei modi l’avventura di Daniele De Rossi sulla panchina della Roma: nel primo anticipo della 21a giornata di Serie A, i giallorossi battono 2-1 il Verona e si riportano a ridosso della zona Champions League. I capitolini sbrigano la pratica Hellas in 6 minuti, dal 19′ al 25′: prima è Lukaku a tornare al gol con un preciso sinistro su assist dello scatenato El Shaaeawy, poi il Faraone serve Pellegrini che scarica una gran botta sotto la traversa. Nella ripresa Djuric si procura un rigore (fallo di braccio di Llorente), ma lo sbaglia calciando alto (65′). Al 76′ Folorunsho sorprende Rui Patricio dalla lunga distanza ma non basta al Verona. Un grande primo tempo e una ripresa di grande fatica. E’ questa in estrema sintesi la prima gara di De Rossi alla guida della Roma. Stasera contavano i tre punti e i tre punti sono arrivati, ma non è tutto oro ciò che luccica e Capitan Futuro ha davvero tanto su cui lavorare. A preoccupare sono i secondi 45′ della squadra, per lunghi tratti messa alle corde da un buon Verona che, dopo San Siro contro l’Inter, esce ancora una volta a testa alta da un grande stadio ma senza punti. I giallorossi, quasi incontenibili nel primo tempo trascinati da un grandissimo El Shaarawy, sono calati vistosamente nei secondi 45′ e hanno persino rischiato di non vincere la partita. Con un po’ più di precisione nei momenti chiave (vedasi il rigore di Djuric), l’Hellas avrebbe potuto strappare un punto prezioso per la sua classifica. De Rossi, per la prima sulla panchina giallorossa, passa al 4-2-3-1: l’ex bandiera torna alla Roma dopo 1.700 giorni da quando, il 26 maggio 2019, contro il Parma, giocò la sua ultima partita. Assenti gli squalificati Mancini e Cristante, a centrocampo c’è Pellegrini, mentre in attacco rientra Dybala che affiancherà El Shaarawy alle spalle di Lukaku. Baroni, che in questi giorni ha perso anche Ngonge e Doig, ceduti a Napoli e Sassuolo, schiera Cabal come terzino sinistro, mentre nel terzetto alle spalle di Djuric trova spazio Saponara. Nonostante le oggettive difficoltà, l’Hellas sceglie di affrontare la Roma a viso aperto, giocando soprattutto sulle sponde di testa di Djuric. La Roma, nonostante il clima parecchio teso sugli spalti per via dell’esonero di Mourinho, è compatta e ordinata e può contare su un El Shaarawy davvero in serata di grazia. Il Faraone è una spina nel fianco della difesa scaligera e fa letteralmente impazzire il malcapitato Tchatchoua. Dopo un’occasione per Lukaku (murato da Cabal) e la risposta veronese con Suslov (sinistro docile tra le braccia di Rui Patricio), in sei minuti la Roma apre e sigilla la partita. Al 19′ El Shaarawy si invola verso Montipò, viene recuperato dai difensori del Verona ma riesce a servire Lukaku che di sinistro fulmina Montipò. Brutto il pallone perso da Folorunsho a centrocampo e recuperato da Pellegrini che innesca l’italo-egiziano. Al 25′ arriva il raddoppio: Lukaku mette in area, Tchatchoua si fa anticipare da ElSha, il pallone arriva Pellegrini che scarica un sinistro sotto la traversa. L’Hellas accusa il colpo e ora fa davvero tanta fatica e per poco non capitola ancora alla mezzora: Huijsen è favorito da un rimpallo dopo un tiro deviato di El Shaarawy, ma di sinistro spreca l’occasione del 3-0. Note stonate stonata del primo tempo giallorosso l’infortunio di Spinazzola e l’ammonizione a Paredes: l’argentino, diffidato, salterà la Salernitana. Baroni nell’intervallo lascia negli spogliatoi l’inconcludente Mboula e inserisce Bonazzoli, passando al 4-4-2. Senza nulla da perdere, il Verona approfitta del clamoroso calo fisico della Roma che va in sofferenza per tutti il secondo tempo. Al 56′ squilla il primo campanello d’allarme, quando Folorunsho di testa batte Rui Patricio, ma l’arbitro punisce una precedente spinta su Karsdorp. Protestano i veneti, ma la decisione pare corretta. De Rossi toglie Dybala non al meglio e inserisce Zalewski. Passano meno di 10′ e gli ospiti si costruiscono la ghiotta occasione per rientrare in partita: colpo di testa di Djuric respinto con il braccio largo di Llorente di spalle rispetto al pallone. Il Var richiama l’abitro Sacchi che assegna il calcio di rigore. Sul dischetto va lo stesso Djuric che spiazza Rui Patricio ma conclude alto. La Roma proprio non ne ha più e al 76′ il Verona accorcia: Folorunsho ha coraggio a calciare dalla lunga distanza, ma Rui Patricio si fa sorprendere e non riesce a smanacciare la conclusione insidiosa ma parabile. Il finale è un assedio del Verona, che nel frattempo aveva inserito anche Henry e Cruz, ma i ragazzi di Baroni non trovano il guizzo vincente

Articoli correlati

Ultimi articoli