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Gaza, Borrell: “Ventisei Paesi Ue chiedono una pausa umanitaria immediata”

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Jacques Borrell: “Ventisei Paesi dell’Ue concordano sulla necessità di una pausa umanitaria immediata a Gaza che porti a una tregua sostenibile e chiedono che non ci sia una operazione militare a Rafah”. Netanyahu pone il veto alla costituzione di uno Stato palestinese e, contro il parere dello Shin Bet, accetta la richiesta del ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir, di limitare l’ingresso degli arabi israeliani al complesso del Monte del Tempio/Spianata delle Moschee durante il Ramadan. Diffuso dall’esercito il video dei piccoli Bibas, i bimbi rapiti da Hamas il 7 ottobre: “Paura per la loro sorte”. Secondo i dati del ministero della Sanità di Gaza, i palestinesi uccisi dall’inizio delle operazioni israeliane sono quasi 29mila. I ribelli Houthi dello Yemen hanno desginato ufficialmente gli Stati Uniti e il Regno Unito come Paesi nemici per il loro sostegno a Israele. Il presidente Mahdi Al-Mashat ha ratificato una legge che stabilisce che tratterà con entrambi gli Stati occidentali “secondo il principio del confronto”. La notizia arriva mentre gli Houthi continuano ad attaccare le navi nel Mar Rosso che si ritiene abbiano legami con Israele. Molti Paesi hanno condannato gli attacchi dei miliziani filo-iraniani e il loro impatto sul commercio globale, con Washington e Londra che hanno risposto colpendo il gruppo in mare e nello Yemen. Il capo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha fatto sapere che dopo due giorni di rifiuto, all’agenzia delle Nazioni Unite è stato finalmente consentito di entrare nell’ospedale Nasser di Khan Younis per valutare i pazienti dopo un’operazione dell’Israeli Defence Force. Secondo Ghebreyesus 14 pazienti critici sono stati trasferiti in altri ospedali, avvertendo che ci sono ancora più di 180 pazienti e 15 membri del personale medico all’interno dell’ospedale, che “sta sperimentando una grave carenza di cibo, forniture mediche di base e ossigeno”. Non c’è né acqua corrente né elettricità, ad eccezione di un generatore di riserva che mantiene accese alcune macchine salvavita.

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