sabato, Maggio 18, 2024

Piano di Protezione Civile, approvato l’aggiornamento

Piano di Protezione civile di Roma Capitale: aggiornato il documento approvato nel 2019 e già rivisto nel 2021. Sono stati adattati e aggiornati i piani di emergenza e piani di gestione e prevenzione nell’ambito idro-metereologico, delle emergenze sanitarie, delle azioni antincendio, degli eventi geologici e sismici e della gestione dei grandi eventi. Vengono infatti introdotte una serie di modifiche che riguardano la pianificazione e i modelli relativi a tutto il territorio e 43 piani localizzati. Sono sette le principali novità contenute nell’aggiornamento del Piano:

1. Previsto un aumento delle aree di attesa identificate sia come risorse per la gestione delle emergenze che come spazi di diffusione di cultura di protezione civile; sono circa 253 che portano ad un totale di 734 aree di attesa (piazze), 65 aree di ricovero (tende), 115 strutture di ricovero (es. scuole e palestre), 104 aree di ammassamento (parcheggi periferici) e altri 1018 tra spazi e strutture diverse.

2. Si stabilisce un rafforzamento delle funzioni del Centro Operativo Comunale (COC) e un maggiore coordinamento con le strutture capitoline, soprattutto in termini di prevenzione.

3. Il Piano di Protezione Civile viene allineato alla strategia di adattamento al cambiamento climatico approvata in Giunta a gennaio scorso.

4. Rinnovata e potenziata la strategia di comunicazione e di informazione alla popolazione, attraverso una maggiore integrazione tra i vari canali di diffusione dell’Amministrazione e grazie alla piattaforma dedicata (CRM-PC). Ma anche attraverso eventi, corsi di formazione, esercitazioni e diffusione delle buone pratiche.

5. Previste nuove pianificazioni per rischio radiologico e nucleare e per maremoto.

6. Introdotta una nuova metodologia di valutazione per il rischio vento, in relazione alle alberature fragili.

7. Viene infine portata avanti una attività di analisi e riclassificazione degli interventi di protezione civile realizzati nello scorso decennio, con attribuzione degli stessi agli ambiti territoriali delle zone urbanistiche.

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