lunedì, Aprile 29, 2024

Tenta di entrare nella palestra di sole donne gridando Allah Akbar: arrestato dalla Polizia a Civitavecchia

Entra in una palestra di sole donne (non si sa con quali intenzioni) e dopo essersi allontanato reagisce ai poliziotti al grido di “Allah Akbar”. Questo quanto avvenuto la sera di lunedì in via dell’Ottimo Consiglio a Civitavecchia, con protagonista un marocchino 43enne, finito poi in manette per aver aggredito gli agenti. Come sia arrivato a Civitavecchia non si sa, visto che da queste parti non l’aveva mai notato nessuno né si capisce come sia giunto in una zona residenziale, ma non certo centrale, della città. Tuttavia intorno alle 20 è riuscito a intrufolarsi nel condominio che ospita la palestra e lì il tentativo di entrare in qualche modo. La proprietaria però ha intuito che quell’uomo aveva un che di sospetto e ha pensato bene di barricarsi dentro la palestra e allertare le forze dell’ordine chiamando il Nue 112. Il nordafricano in effetti qualche segno di squilibrio lo ha manifestato visto che, respinto all’ingresso, ha rubato tre ombrelli ma soprattutto si è messo a gridare “Allah Akbar”. Poi si è dileguato. Per gli agenti del Commissariato di Civitavecchia non è stato difficile rintracciarlo. Infatti lo hanno trovato a distanza di poche centinaia di metri dalla palestra, lungo viale Matteotti, ancora in possesso dei tre ombrelli rubati poco prima. La vista della pattuglia non lo ha rasserenato, anzi. Gli uomini di viale della Vittoria hanno proceduto al controllo e questo lo ha fatto infuriare. Ha continuato a gridare il Takbir, ovvero l’esclamazione “Allah è il più grande” associata al terrorismo islamico. Naturalmente questo aspetto ha generato un grosso allarme e, dopo aver placato l’aggressività e le minacce del marocchino, lo hanno portato negli uffici del Commissariato mentre la proprietaria della palestra ha sporto denuncia relativamente ai fatti accaduti. Arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale, è stato pure denunciato per il furto degli ombrelli. È stato poi ristretto nelle celle di sicurezza del presidio di 

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