giovedì, Maggio 16, 2024

Da lunedì 29 aprile le antenne dei telefonini possono quasi triplicare la loro potenza

Da oggi lunedì 29 aprile 2024 diventa operativa la norma che innalza i livelli dei limiti elettromagnetici delle antenne per i telefonini. Si passa da un livello dai 6 Volt/metro (V/m), che è la misura in vigore da circa 20 anni, a 15 V/m. Questo il risultato dell’entrata in vigore della legge 30 dicembre 2023, n. 214 voluta dal governo Meloni e votata dal Parlamento. Un passaggio voluto principalmente per consentire lo sviluppo del 5G, il nuovo sistema di trasmissione di dati via etere, che aumenta le prestazioni, come la quantità di GigaByte trasmissibile e il numero di utenti che possono essere serviti nello stesso momento. Sommando le nuove antenne 5G a quelle già esistenti (4G, 3G….) si prevede però un forte incremento di campi elettromagnetici nei prossimi mesi/anni. Ecco il motivo per cui il governo si è affrettato ad emanare la legge che alza i livelli da 6 a 15 V/m. Di certo cantano vittoria le compagnie telefoniche che grazie a questa legge risparmieranno, secondo una stima di Legambiente, circa 4 miliardi di euro per montare il 5G senza sforare i precedenti livelli. A onor del vero l’Italia resta una delle nazioni europee con i livelli limite più bassi, visto che per l’Europa il limite massimo è di 61 V/m. Ma è anche vero che la comunità scientifica ha accertato l’influenza dei campi elettromagnetici su piante ed insetti, con effetti ancora da capire bene. L’Italia è storicamente la nazione dove i livelli elettromagnetici consentiti sono i più bassi in Europa. Questo è dovuto principalmente al principio di precauzione, visto che per molti anni non ci sono stati studi sanitari che accertassero a quale soglia bisognasse fermarsi per evitare che le onde diventino pericolose per la salute umana. Con lo sviluppo tecnologico si è venuto a creare una contrapposizione per cui le compagnie telefoniche chiedevano di alzare tali livelli, mentre gran parte della popolazione era contraria a ciò. Soprattutto le persone residenti vicino agli impianti di ricetrasmissione hanno mostrato sempre forti avversità all’installazione di tali impianti. E poiché antenne per telefonini sono spuntate un po’ ovunque, la fetta di popolazione che contesta queste antenne è davvero enorme. Spesso sono stati i tribunali a dover dirimere queste contrapposizioni. La Legge “Gasparri” del 2004 ha portato un gran vantaggio alle compagnie telefoniche, che hanno potuto proseguire con l’installazione di nuove antenne vincendo cause contro i Comitati di cittadini e anche contro il volere dei Comuni.

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