lunedì, Aprile 29, 2024

Inter ribaltata e beffata ai rigori: decisivo l’errore di Lautaro, l’Atletico Madrid vola ai quarti di finale

L’Inter cade ai calci di rigore contro l’Atletico Madrid nel match di ritorno degli ottavi di finale di Champions League e saluta la competizione. I nerazzurri la sbloccano al 33′ con Dimarco, ma subiscono l’immediato pareggio di Griezmann (35′). Nella ripresa tanto equilibrio fino all’ingresso di Depay, che all’87’ sigla la rete del 2-1 portando la partita ai supplementari. A decidere la sfida dal dischetto le due parate di Oblak (su Sanchez e Klaassen) e l’erroraccio di Lautaro, che spara alle stelle il suo penalty. Ai quarti va Simeone, tutte le italiane eliminate. I padroni di casa approcciano il match con grande aggressività e dopo 5′ vanno vicini al vantaggio con un gran diagonale di Lino, che però trova la risposta di un attentissimo Sommer. L’Inter non ha fretta di cercare l’affondo, ma al 13′ si spalanca una prateria per Dumfries: l’olandese arriva a tu per tu con Oblak in posizione defilata, ma lo sloveno gli nega il gol con un gran riflesso. La fiducia nel palleggio dei nerazzurri cresce col passare dei minuti, anche se al 27′ è Sommer a essere nuovamente chiamato in causa: il colpo di testa di Morata è preciso, ma non particolarmente pericoloso per il portiere svizzero. Passano una manciata di minuti e l’Inter, con pazienza, trova l’affondo decisivo: bel lavoro di sponda di Lautaro e grande incursione di Barella sulla sinistra, che premia l’inserimento di Dimarco, bravo ad aprire il piattone destro e battere Oblak. Neanche il tempo di festeggiare il doppio vantaggio complessivo che l’Atleti pareggia: una svirgolata di Pavard spalanca la porta a Griezmann, che si gira e trafigge Sommer. Il francese ha una grande chance per il raddoppio al 43′, ma grazia un’Inter che va al riposo con un po’ di fiatone. La ripresa si apre con un’altra, enorme occasione per Griezmann, che servito alla perfezione da Llorente colpisce debolmente col destro rendendo facile la vita a Sommer. Il match è comunque molto equilibrato e le squadre si alternano nel pressing e nel possesso. Col passare dei minuti i ritmi calano moltissimo, a beneficio di un’Inter che non ha nessuna intenzione di strafare. Simeone ci prova con gli ingressi di Correa e Riquelme, ma al 76′ il Civitas Metropolitano deve trattenere il fiato quando Thuram, in contropiede, si divora la chance per chiudere definitivamente i conti. Per l’assalto finale entra anche Depay, che dopo pochi minuti si ritrova sul piede il pallone del 2-1, venendo murato da un grande intervento in scivolata di Darmian. L’olandese è pericolosissimo anche all’85’, quando fa partire un sinistro improvviso da fuori che si stampa in pieno sul palo. Al terzo tentativo, con l’Inter ormai tutta rintanata nella sua area, l’ex Barça trova il gol che ribalta la partita: De Vrij è un po’ morbido nella marcatura, il suo destro angolato imprendibile per Sommer. Al 93′ Riquelme grazia i nerazzurri divorandosi il rigore in movimento che avrebbe evitato i supplementari. Depay è scatenato e al 6′ del primo tempo supplementare fa tremare ancora l’Inter, con Sommer che deve superarsi per impedire il 3-1. I nerazzurri faticano, ma non stanno solo a guardare e vanno anche loro vicinissimi al gol con una zuccata di Lautaro sugli sviluppi di corner, che sfiora il palo. Il secondo tempo è dominato dalla stanchezza, dalla scarsa lucidità e dalla paura di perdere di entrambe le squadre. Quella di Inzaghi ci prova con più insistenza, ma di occasioni concrete non ne arrivano e la sfida si trascina fino ai rigori, dove Oblak ne para uno in più di Sommer, prima dell’errore decisivo di Lautaro. I vicecampioni in carica dicono addio alla Champions al termine di una battaglia estenuante e di una partita, nel complesso, non all’altezza della stagione strepitosa disputata fin qui.

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