Non si placa la vicenda del video a luci rosse che ha sconvolto Trigoria e che, con tutta probabilità finirà in Tribunale. A meno che la coppia licenziata e la società giallorossa non trovino un accordo entro una settimana. Il 29 marzo, infatti, scadono i termini tecnici per la presentazione di una denuncia penale da parte dei due ex dipendenti del club. I quali il 29 settembre scorso vennero a sapere che un loro video intimo, sottratto due anni prima dallo smartphone della donna da un giocatore minorenne della Primavera, aveva cominciato improvvisamente a rimbalzare da un cellulare all’altro a Trigoria. A quel punto la decisione della società: licenziamento per i due per “incompatibilità ambientale” mentre non risulta alcun provvedimento nei confronti del calciatore. Da lì la richiesta da parte della coppia di un risarcimento di 310mila euro, ma la risposta della Roma non sarebbe mai arrivata. Se non ci fossero evoluzioni nei prossimi giorni, i due presenteranno la denuncia per furto del video e revenge porn e, parallelamente ricorreranno al Tribunale del Lavoro per ingiusto licenziamento. Il club dal canto suo ha respinto tutte le accuse e ha definito la vicenda un “tentativo di destabilizzare la squadra nel clou della stagione sportiva”. Intanto si attendono le evoluzioni dell’inchiesta della FIGC per accertare eventuali violazioni al codice della giustizia sportiva.
