martedì, Aprile 30, 2024

Nel tuo nome

Rubrica Versi ed arte per il futuro
a cura di Luisa Guarracino

Guarda.
Solchi profondi
come le rughe
più antiche,
immanenti.

Affiorano
zolle inaridite
senza semi
senza gemme.

Confuso
l’ Amore.

Spunta dalla terra
irrigata dalle lacrime,
un fiore di candide voci.

Non c’è altra via
altra parola
che la pace.

Questi giorni così delicati.
Crocevia di scelte importanti da vivere con consapevolezza ritrovata.
Giorni per elevare la mente verso un’ idea sempre più immanente di appartenenza alla cittadinanza umana senza distinzioni.

Albe per scegliere di proteggere il mondo intero con il desiderio di farcela davvero.

La nostra natura identitaria di persone senzienti con la capacità ritrovata di scegliere e proteggere la vita attraverso con la cura per gli elementi essenziali.

Il mio artista di oggi, il dottor Antonio Annicelli nato a Napoli nel 1953, nei quartiere sanita Antonio sceglie e si dedica agli studi di medicina mescolando sulla sua scrivania ordinata, libri e pastelli colorati. L’uomo vive la vita, il sogno, la carriera e si confronta con gli elementi della esistenza propria ed altrui. La tensione poetica, espressa con il pastello, passa dall’individuo, dal personale alla dimensione collettiva attraverso la raffigurazione della solitudine condizione e contraddizione dei nostri tempi caratterizzata da eventi e accadimenti di massa. Alla fine potrebbe restare soltanto la solitudine.
Il deserto dei silenzi delle voci di coloro che non fanno rumore unita ai silenzi di coloro che, invece, urlano. Insieme anche un opera da me voluta per parlare di cinema nel mio festival, Valle d’Itria, dedicata al Maestro Federico Fellini autore tra gli altri del capolavoro otto e mezzo.

Autobiografico, cm 102×72

Ec nel quartiere sanità

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