sabato, Aprile 27, 2024

Operaio morto ad Aprilia, sequestrata l’azienda e denunciato l’amministratore

Era un lavoro completamente a nero quello che è costato la vita ieri pomeriggio a un operaio 62enne, morto dopo essere caduto dal tetto di un magazzino nella zona industriale di Aprilia, dove si stava occupando di manutenzione. L’uomo – di origini cinesi – stava curando il ripristino della guaina del tetto quando, per motivi in corso di accertamento, è precipitato per diversi metri all’interno dell’edificio: una caduta risultata fatale, anche perché non sarebbe stato presente nessun presidio di sicurezza. L’azienda di logistica che avrebbe commissionato il lavoro “in amicizia”, secondo chi si sta occupando di ricostruire l’accaduto, come i Carabinieri di Aprilia, è stata sequestrata mentre lo Spresal di Latina – il Servizio di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro della Asl – ha denunciato l’amministratore, anch’egli di origini cinesi, per omicidio colposo. Una piaga diffusa, quella del lavoro nero, che secondo dati del Ministero del Lavoro riguarda nel Lazio il 15% dei lavoratori: coinvolta oltre la metà di chi lavora nella collaborazione domestica, il 24% di chi opera nell’agricoltura e il 23% di chi si occupa di intrattenimento e attività artistiche. Su questo e altri temi la Cgil ha indetto uno sciopero per l’11 aprile. Anche gli stipendi sono bassi, specie per i giovani: per la Cgil, il 43% degli occupati sotto i 35 anni in regione ha una retribuzione annua sotto i 10mila euro. Sono oltre 227mila cittadini, il 69% dei quali hanno un contratto a tempo determinato o stagionale, mentre più della metà non superano i 3 mesi di lavoro in un anno.

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