venerdì, Maggio 3, 2024

Il trionfo di Sinner a Miami: ora è il numero due al mondo

Jannik Sinner vince l’Atp Masters 1000 di Miami e diventa il numero 2 del mondo. L’azzurro, 22 anni, in finale oggi batte il bulgaro Grigor Dimitrov per 6-3, 6-1 in 1h13′. Sinner, arrivato in Florida come terzo giocatore del ranking e seconda testa di serie, conquista il terzo titolo dell’anno – dopo Australian Open e Atp di Rotterdam – e il tredicesimo della carriera su 17 finali giocate. Un curriculum impressionante, riassunto dalle 22 vittorie nelle 23 partite giocate quest’anno. Il trionfo di Miami, il secondo un Masters 1000 dopo quello ottenuto nel 2023 a Toronto, permette all’altoatesino di superare lo spagnolo Carlos Alcaraz e di diventare il numero 2 del ranking Atp, risultato mai raggiunto da un tennista italiano, alle spalle del serbo Novak Djokovic. I numeri forniscono ulteriori spunti e elementi per definire la caratura dell’azzurro. Dal 2000, Sinner è uno dei 4 giocatori under 23 capaci di vincere 3 titoli nei primi 3 mesi della stagione: il filotto è riuscito a pochissimi altri fuoriclasse di età verdissima, Lleyton Hewitt (2000), Roger Federer (2004) e Andy Murray (2009). Sinner demolisce Dimitrov, con la terza vittoria in 4 confronti diretti, confermando il momento d’oro che dura ormai da novembre 2023. La finale di Miami non ha storia, Dimitrov rimane in partita per una ventina di minuti aggrappandosi al servizio e al talento puro, che strappa applausi con il meraviglioso rovescio ad una mano. Sinner, però, è troppo. L’azzurro si muove con una rapidità costante, arriva sempre sulla palla con i tempi giusti: poco importa se il servizio non arrivi al 60% di prime palle, l’altoatesino ha sempre il controllo del gioco e cancella l’unica palla break concessa. Il nuovo numero 2 del mondo commette appena 4 errori gratuiti, a rete timbra sempre il cartellino (6 punti su 6) e quando risponde fa i buchi sul cemento, conquistando quasi 1 punto su 2 (44%). Dimitrov ci prova, ma dal sesto game del primo set è relegato ad un ruolo di comprimario: il secondo set è una lezione, Sinner trionfa.

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