domenica, Maggio 19, 2024

Musica, trent’anni fa la tragica morte di Kurt Cobain

di Alessandro Ceccarelli

Esattamente trent’anni fa si spegneva a soli 27 anni il chitarrista e compositore statunitense Kurt Cobain, nonchè il leader dei Nirvana. Il suo corpo viene rinvenuto tre giorni dopo da un elettricista nella sua villa sul lago Washington. Stando alle indagini e ai referti autoptici, il cantante si è suicidato con un colpo di fucile alla testa. Nel suo corpo sono state inoltre rinvenute massicce quantità di eroina. Accanto al cadavere viene ritrovata una lettera di addio alla sua famiglia e al suo pubblico. Il 10 aprile 1994 si tiene una veglia commemorativa al Seattle Center, durante la quale viene fatta ascoltare una registrazione di Courtney Love che legge la lettera di Cobain.[60] Poco dopo il corpo viene cremato e parte delle ceneri viene depositata al tempio buddista di Ithaca (New York), parte dispersa nel fiume Wishkah. L’ondata di sgomento che percorre il mondo della musica è profonda, ed enorme la risonanza mediatica. I media arrivano a Seattle da tutto il mondo per coprire la storia, le band della città esprimono il loro sconcerto, persino l’allora presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton, valuta la possibilità di tenere un discorso alla nazione. Sconsigliato da Eddie Vedder, pochi giorni dopo il fatto in visita coi Pearl Jam alla Casa Bianca, desiste. Stando ad uno studio commissionato dalle autorità sanitarie dello Stato di Washington e pubblicato sul Journal of the American Association of Suicidology il temuto effetto-emulazione non si verifica. Parlare della vicenda artistica di Kurt Cobain significa ripercorrere il genere grunge e il suo gruppo: i Nirvana. Sono stati senza ombra di dubbio una delle novità più fulgide del rock statunitense degli anni ’90. In sette anni di attività hanno raggiunto una notevole popolarità vendendo oltre 75 milioni di copie pur avendo inciso solo tre album in studio, tre dal vivo e tre raccolte. Un risultato molto significativo per un gruppo segnato sin dall’inizio dalla travagliata esistenza del leader Kurt Cobain, morto suicida l’8 aprile del 1994. Nella brevità della loro carriera i Nirvana hanno comunque dato un rilevante contributo all’evoluzione del rock, creando le basi del ‘grunge’ (una sorta di evoluzione dell’heavy metal e del punk-rock) che ebbe molto successo anche nel decennio successivo. I Nirvana sono stati inseriti nella Rock and Roll Hall of Fame nel 2014, il primo anno in cui la band era eleggibile; la biografia del museo della band afferma che il gruppo “ha iniziato una rivoluzione del rock” e “rimanendo con un’influenza duratura e una sfida”, prima di dichiarare “la prova che la giusta band con il rumore giusto può cambiare il mondo”. I Nirvana si formarono ad Aberdeen, Washington nel 1987 e la prima formazione era composta da Kurt Cobain, Krist Novoselic e Dave Grohl. Il primo disco, “Bleach” fu pubblicato nel 1989 ed ebbe un immediato successo con quasi 4,5 milioni di copie vendute. I Nirvana si imposero come uno dei gruppi rock più importanti della scena mondiale degli anni ’90 insieme agli U2.  Il successivo “Nevermind” è considerato dalla critica specializzata come uno degli album più significativi nella ridefinizione del rock degli ultimi 25 anni. Ed è anche il disco della definitiva consacrazione internazionale del gruppo e il loro più venduto di sempre con quasi 30 milioni di copie. Dopo il successo dell’album di debutto, I Nirvana impiegarono molto tempo per comporre il nuovo disco. Le pressioni della casa discografica Geffen erano continue per far uscire subito un nuovo lavoro per bissare i milioni di copie di “Bleach”. Kurt Cobain, pur nella sua instabilità e fragilità psicofisica si prese molto tempo per comporre le nuove canzoni insieme al batterista Dave Grohl e al bassista Krist Novoselic. “Nevermind” fu registrato nel Devonshire e a North Hollywood tra il 1990 e per la prima metà del 1991. Fondamentale fu il ruolo del produttore Butch Vig. Secondo diverse fonti una parte del successo del disco sarebbe dovuta proprio al suo meticoloso lavoro in sala di registrazione. Kurt Cobain originariamente rifiutò l’impostazione data da Vig perché la giudicò troppo sofisticata e pulita, Cobain infatti avrebbe preferito un suono più sporco, ma alla fine Vig riuscì a convincerlo. Nonostante la semplicità delle composizioni e della presenza di soli tre strumenti “Nevermind” possiede una grande energia e una forte intensità comunicativa. L’impatto che ebbe questo disco fu simile al sound innovativo del primo disco dei Led Zeppelin nel 1969. Il rock’n’roll si rinnovava pur nella tradizionale impostazione con riff duri e accattivanti, effetti di chitarra e una sezione ritmica poderosa e martellante. Non mancano alcuni momenti più soft e intimistici con la voce straziante di Kurt Cobain. Il Cantante, tra le sue influenze musicali, ha citato “Red” dei King Crimson, proprio per suo l’approccio ‘duro’ e il sound hard. Quando “Nevermind” fu finalmente pubblicato il 24 settembre del 1991, le attese non furono smentite. L’album ebbe un enorme successo in tutto il mondo. Ha ottenuto un disco di diamante, quindici di platino e uno d’oro. Il disco arrivò al primo posto negli Usa, in Svezia, Francia, Canada, Portogallo e Finlandia, il secondo posto in Austria, Norvegia, Australia, Spagna, Svizzera e Nuova Zelanda, il terzo posto in Olanda e Germania e il quinto in Gran Bretagna. Le vendite complessive hanno raggiunto circa trenta milioni di copie.

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