martedì, Maggio 7, 2024

Strage Suviana: inchiesta per disastro e omicidio colposo

Sono andate avanti tutta la notte e proseguono ancora senza sosta, nonostante le difficoltà, le ricerche dei quattro dispersi in seguito alla tragica esplosione avvenuta alla centrale idroelettrica di Bargi nel bacino artificiale di Suviana (Bologna). L’incidente ha causato anche tre vittime accertate e cinque feriti. Aperta un’inchiesta per disastro e omicidio colposo. Secondo i soccorsi, le possibilità di trovare superstiti sono ridotte al minimo. “Non stiamo lavorando con molte speranze di trovare vivi i dispersi, lo scenario che abbiamo davanti non ci dà questa idea”, ha affermato Luca Cari, dirigente comunicazione dei vigili del fuoco, parlando delle operazioni di soccorso. I sommozzatori: “All’esterno la struttura è sana, ora si valuta l’interno”. Bombardieri: “In passato avevamo già segnalato problemi di sicurezza”. Un superstite, Pierfrancesco Firenze, ha raccontato di aver visto la fiammata e il fumo e poi di aver sentito lo scoppio. Un collega delle vittime: “Sapevano cosa fare, erano lì solo per un controllo”. Disastro colposo e omicidio colposo sono i reati ipotizzati nel fascicolo aperto dalla Procura di Bologna sull’incidente. “La situazione è molto difficile, l’acqua sta salendo, stiamo lavorando al di sotto del livello del lago quindi con l’acqua che entra. Dobbiamo lavorare in sicurezza”, ha spiegato ancora Luca Cari in merito all’intervento dei vigili alla centrale idroelettrica di Enel Green Power di Bargi. “Siamo già a 40 centimetri al piano -8 dove stavamo lavorando con le squadre di ricerca – ha aggiunto -. Questa è una situazione molto difficile e di rischio e pericolo per i nostri operatori”. A entrare è proprio l’acqua del lago, che ormai ha invaso anche il piano coinvolto dall’esplosione della turbina. “È presto capire quello che è successo – ha detto ancora il dirigente -. È scoppiato il trasformatore al piano meno 8 che ha provocato il crollo parziale del solaio e un allagamento al piano meno 9. Stiamo cercando i dispersi sulla base delle indicazioni che ci vengono date. I feriti più lievi sono usciti autonomamente dalla centrale mentre altre tre persone sono state estratte dai vigili del fuoco e affidate alle cure dei sanitari. Al momento stiamo ispezionando tutti i locali anche per capire se i quattro operai dispersi si possano essere rifugiati in qualche camera di compensazione, ma è molto complesso muoverci all’interno di locali compromessi”. “Ho visto la fiammata e poi il fumo, ho sentito lo scoppio. Io sto bene, ma purtroppo è successo tutto questo”, ha raccontato Pierfrancesco Firenze alla moglie, Emilia Ferdighini, accorsa sul luogo della tragedia. “Era fuori con altri due suoi colleghi. Hanno visto questa fiammata e poi il fumo, ha sentito uno scoppio. Era un po’ sotto shock, si conoscono un po’ tutti qua”, ha dichiarato la donna. “La struttura è sana e non riporta problemi all’esterno. Al momento sono state sospese le ispezioni interne: ingegneri e tecnici stanno valutando le condizioni dentro la centrale. Noi abbiamo ispezionato la parete esterna e la struttura non ha problemi visivamente. C’è un team di tecnici di Enel e della struttura che stanno facendo delle valutazioni. Prima aspettiamo le valutazioni dei tecnici e poi proseguiremo le ricerche”. Lo ha detto il Luogotenente Giovanni Cirmi, comandante dei sommozzatori della guardia di finanza di Rimini.

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